Ritchie Blackmore: la carriera, la vita privata e le curiosità su uno dei più grandi chitarristi di sempre, tra i fondatori dei Deep Purple.
Ritchie Blackmore è da anni al centro di una diatriba tra i fan sfegatati dei Deep Purple. C’è chi, infatti, crede che dopo la sua uscita dalla band i veri Purple siano morti. Chi invece ha continuato a seguirli con fiducia anche con il buon Steve Morse alle sei corde. Su una cosa però tutti sono d’accordo: senza il contributo di Ritchie i Deep Purple non sarebbero stati quello che sono stati (e di conseguenza il rock non sarebbe diventato quello che è diventato).
Perché Blackmore è uno di quegli artisti che senza ombra di dubbio ha contribuito a rendere leggendario un intero genere e un modo di suonare la chitarra. Non è un caso se lo si ritrova sempre nei primi posti delle classifiche dedicate alle sei corde, accanto a mostri sacri come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Jimmy Page, Eddie van Halen e pochi altri ancora. Se non sapete chi sia questo artista straordinario, rinfreschiamoci la memoria ripercorrendo brevemente la sua leggendaria epopea: dagli inizi fino all’approdo al medieval rock.
Chi è Ritchie Blackmore: la biografia
Richard Hugh Blackmore è nato a Weston-super-Mare, in Inghilterra, il 14 aprile 1945 sotto il segno dell’Ariete. Durante l’infanzia si appassiona alla musica, specialmente al rock and roll di artisti come Bill Haley ed Elvis Presley.
Ottiene in regalo la sua prima chitarra a undici anni e prende per cinque anni lezioni di musica classica. Durante il periodo della sua formazione musicale è particolarmente influenzato da chitarristi come Jimmy Bryant e Speedy West, ma anche Big Jim Sullivan, artista che può frequentare di persona essendo un suo vicino di casa.
Perdutamente innamorato del rock and roll, in questa fase fondamentale della sua vita non trascura lo studio di altri tipi di approcci chitarristici, come quelli più jazz di Django Reinhardt e Wes Montgomery. Proprio questo connubio di influenze differenti sarà alla base del suo stile personale e originalissimo.
La sua prima band professionale sono i Mike Dee and the Jaywalkers, ma durante gli anni Sessanta passa da una formazione a un’altra, accumulando preziosissime esperienze. Lo troviamo per un certo periodo negli Screaming Lord Sutch and the Savages, negli Outlaws, con Tommy Scott (il futuro Tom Jones), nei Wild Ones, nei Neil Christian and the Crusaders, nei Three Musketeers e in tanti altri piccoli progetti.
Dopo un periodo con varie esperienze europee, sia in Germania che in Italia, entra nei Roundabout nel 1967. All’interno di questo gruppo è presente anche un talentuoso tastierista con cui mostrerà un grande feeling da subito: Jon Lord.
Per alcuni problemi di salute il batterista del gruppo, Chris Curtis, deve abbandonare i Roundabout. Blackmore e Lord decidono però di continuare a suonare insieme. Ad appena 23 anni il chitarrista dà vita quindi a un nuovo sodalizio: i Deep Purple. Con lui e Lord, in questa formazione del 1968, ci sono Rod Evans alla voce, Nick Simper al basso e soprattutto Ian Paice alla batteria.
Di seguito l’audio di Hush, uno dei primi successi dei Deep Purple:
Il resto è storia. I Deep Purple, specialmente con la loro seconda formazione, la cosiddetta Mark II, che alla voce vanta Ian Gillan e al basso Roger Glover, fanno la storia dell’hard rock insieme ai Led Zeppelin e ai Black Sabbath, grazie a pietre miliari come gli album Deep Purple in Rock o Machine Head. All’interno di quest’ultimo è presente il brano più famoso in assoluto della band: Smoke on the Water.
Quello di Smoke è forse il riff di chitarra più famoso della storia, e lancia da subito Blackmore nell’Olimpo dello strumento. Tuttavia, Ritchie non va molto d’accordo con Gillan, e ben presto la formazione classica dei Purple si sfalda. Al posto del cantante e del bassista arrivano David Coverdale e Glenn Hughes.
Con questa nuova Mark il gruppo si mantiene comunque ad altissimi livelli, ma ormai Blackmore sembra non essere più a suo agio. Così, nel 1975, lascia la band e fonda una nuova band leggendaria: i Rainbow. Questa una delle loro canzoni più famose, Catch the Rainbow:
Negli anni Ottanta la carriera di Blackmore lo porterà a riunirsi con i Deep Purple (con Ian Gillan nuovamente alla voce) nel 1984. Vi rimarrà per altri dieci anni, abbandonando definitivamente la band nel 1994 dopo l’ennesimo diverbio con il cantante.
Cosa fa oggi Ritchie Blackmore? Dal 1997 ha cambiato totalmente stile e ha messo su con la moglie Candice Night il gruppo Blackmore’s Night, una formazione di musica d’ispirazione celtica e rinascimentale. Di seguito uno dei loro brani, Under a Violet Moon:
La vita privata di Ritchie Blackmore: moglie e figli
Ritchie è stato sposato tre volte. La prima con Margrit Volkmar. Il loro matrimonio durò dal 1964 al 1969 e portò alla nascita del suo primo figlio, Jurgen. Negli anni Ottanta il chitarrista si è rispostato con Amy Rothman. La loro relazione coniugale è durata però solo dal 1981 al 1983. L’amore più grande della vita di Blackmore è Candice Night, con cui si è sposato dopo tredici anni di fidanzamento nel 2008. Dalla loro unione sono nati Rory Dartanyan e Autumn Esmeralda.
Sai che…
– Ritchie Blackmore è alto 1 metro e 79.
– I primi chitarristi ad averlo influenzato sono stati Buddy Holly e Duane Eddy.
– Il singolo Keep A Knockin’ / Shake with Me registrato da Ritchie con i Wild Ones è, secondo il deejay britannico John Peel, il primo disco heavy metal della storia.
– La sua prima chitarra elettrica è stata una Hofner Club 50. Successivamente è passato a una Gibson ES-335, utilizzata nelle prime registrazioni con i Purple. Ma la storica chitarra di Ritchie Blackmore è una Fender Stratocaster, avuta nientemeno che da Eric Clapton.
– Su Instagram Ritchie Blackmore ha un account ufficiale da migliaia di follower.
Di seguito Highway Star, canzone con uno degli assoli di chitarra migliori della carriera di Ritchie: