Bugo presenta il Concerto del Primo Maggio con una maglia dai colori filo-russi: scoppia la polemica sui social.
Non c’è nulla da fare: quando Bugo sale su un palco, può sempre succedere di tutto. Lo avevamo lasciato ormai più di due anni fa con il celeberrimo Bugo-gate di Sanremo, lo abbiamo ritrovato sul palco del Concerto del Primo Maggio, nelle vesti di presentatore. Una conduzione, la sua, che è stata però chiacchierata sui social non tanto per le sue parole o i suoi gesti, quanto per… la sua maglietta! Ebbene sì, l’artista è entrato nel mirino degli hater sul web per colpa di una t-shirt che ha ricordato i colori della bandiera russa!
Bugo sostiene la Russia?
Il cantante di Sincero è stato grande protagonista della prima parte dello spettacolo di piazza San Giovanni. Mentre però la sua collega Ambra si è presentata sul palco con i colori dell’Ucraina, l’artista ha scelto, incredibilmente, quelli della Russia.
Non in maniera palese, comunque. Il cantautore si è presentato infatti sul palco con una maglietta bianca che voleva essere un tributo agli Oasis e a un loro concerto del 1996 a Knebworth, un grande evento cui parteciparono oltre 250mila persone. Purtroppo per lui, però, a completare la t-shirt è stata una striscia con tre bande colorate rosse, bianche e blu, che hanno riportato il popolo del web alla bandiera dell Russia.
I social criticano Bugo
Ovviamente si è trattato di una coincidenza, e non certo di una presa posizione politica di Bugo. Ma sui social molti non gli hanno perdonato questa mancanza di attenzione: “Ma per par condicio si è messo i colori della Russia? Ma ditegli di cambiare maglietta, per carità“.
Al di là della questione maglietta, comunque, in molti hanno criticato Bugo anche per la sua conduzione un po’ impacciata. Se per qualcuno l’artista non saprebbe nemmeno leggere, per altri si è rivelato inopportuno, come sempre.
Alla fine, comunque, a rispondere ha pensato proprio il cantante, che tramite social ha zittito gli hater con queste parole: “Ma quale maglietta pro-Russia! Ho indossato una t-shirt di un concerto degli Oasis. Che follia. Ignoranza, qui parliamo di pace“.