Bono e Zuckerberg firmano una lettera indirizzata al New York Times: favorire la diffusione di internet entro il 2020.
Una lettera firmata dal leader degli U2, Bono Vox, e dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è stata recapitata al New York Times. To Unite the Earth, Connect It, Per unire la Terra, collegatela: questo il tema di fondo della missiva indirizzata al giornale. Una lettera in cui si legge: Settant’anni fa le Nazioni Unite furono formate con questo intento: cooperazione invece di guerra. L’umanità unita contro conflitti, povertà e malattie. Tutte le voci del mondo sarebbero state ascoltate. Almeno, questo era il programma.
Uno dei punti focali riguarda l’accesso ad internet e la necessità di unire il mondo, di connetterlo, per poter nutrire la gente, istruire e dare lavoro: questo dicono Bono e Zuckerberg, che in comune non hanno solo la popolarità . Il frontman degli U2, infatti, fa parte di una società che anni fa acquistò delle quote proprio di Facebook, quote che hanno fruttato a Bono più dei suoi stessi concerti nell’intera carriera.
I due danno una data limite, il 2020: entro quell’anno  il mondo dovrebbe essere totalmente collegato grazie a internet. Una missione difficile visto che, come osservano i due, oltre la metà delle persone sul pianeta non accede a internet. Non mancano riferimenti alla situazione dei profughi e alla grossa emergenza che sta colpendo l’Europa: si accenna all’importanza di un oggetto come uno smartphone che ha permesso a famiglie intere di restare connesse e in continuo contatto. Riflettori ancora su New York, città scelta da Bono e Zuckerberg per un appello che ha ovviamente avuto risalto non solo negli Stati Uniti ma nel resto del mondo. New York infatti si è schierata proprio sabato sera al fianco di chi è meno fortunato grazie al Citizen Global Festival che ha visto salire sul palco posizionato a Central Park contribuire alla causa con l’esibizione di tante star della musica internazionale.