Al Bano ha parlato del Coronavirus ai microfoni di Mattino 5: ecco le dichiarazioni del cantante, che ha mostrato tutta la sua preoccupazione.
Il Coronavirus inizia a far paura a tutti, compresi i cantanti. L’ultimo ad ammettere il proprio timore è stato Al Bano. L’artista pugliese, intervenuto ai microfoni di Mattino 5, ha risposto ad alcune domande sulle sensazioni che si hanno al Sud dell’emergenza sanitaria, e non ha potuto nascondere la propria preoccupazione.
“Penso che stiamo prendendo coscienza che questa è la terza guerra mondiale“, ha affermato la voce di Nel sole, spiegando il suo punto di vista su questa tremenda emergenza.
Coronavirus: Al Bano parla di terza guerra mondiale
Chiamato a commentare questa situazione d’emergenza, Carrisi ha sottolineato come questo virus sia ‘democratico’, colpisca chiunque, non perdoni nessuno. Proprio per questo bisogna correre ai ripari.
E l’artista non se l’è sentita di condannare chi è scappato dal Nord per fare ritorno alle proprie regioni d’origine: “Questo è quasi un atto naturale, un ritorno alle radici. Va capito, accettato, anche se per certi versi condannato. La forza dell’amore provato per i propri genitori e la propria terra è più forte del nemico. Quel senso dell’amore è più forte del virus“.
La paura di Al Bano
Il cantante di Cellino San Marco, tornato alla musica con Raccogli l’attimo, ha quindi parlato delle sue personali sensazioni, non nascondendo il proprio timore: “Per la prima volta nella vita ho un po’ di paura. Qui ci vuole un apporto importantissimo, indispensabile da parte degli uomini di scienza, che trovino un antidoto a questo non più tanto misterioso microbo“.
In conclusione, Carrisi ha invitato il pubblico alla prevenzione e ha ringraziato i medici e gli infermieri per la lotta che stanno portando avanti: “Adesso abbiamo il tempo di fare ordine, pulizia della nostra casa. Non si può restare indifferenti a questa terza guerra mondiale. Questo virus è invisibile, tu ti ritrovi contagiato senza rendertene conto. Io farei un applauso a tutti i medici, che stanno rischiando di perdere la vita per noi“.
In attesa che la paura passi, riascoltiamoci Nel sole: