Il 10 dicembre 1988 apriva a Roma l’Hard Rock Cafe: non solo un locale in cui gustare la tipica cucina americana fatta di hamburger e patatine, ma soprattutto un tempio della storia del rock.
Il locale si trova nella splendida cornice di Via Veneto, al civico 62 A e B e proprio ieri ha festeggiato il suo primo quarto di secolo. Per tutta la giornata di domenica sono stati organizzati tantissimi eventi, pensati non solo per celebrare il successo della catena, ma soprattutto per ringraziare coloro che hanno contribuito a renderla ciò che è ancora oggi.
La storia dell’Hard Rock cafe di Roma
L’Hard Rock Cafe è stato il primo locale a portare in Italia tradizioni culinarie americane e celebrazioni all’epoca quasi del tutto sconosciute nel nostro Paese: Superbowl, Halloween, Thanksgiving, St. Patrick’s day e tanti altri eventi che, negli anni, anche gli italiani hanno iniziato a sentire un po’ come propri. Si poteva arrivare anche a fare ore di fila per comprare una maglietta con la scritta “Hard Rock Cafe Roma” sopra o per assaporare uno dei loro panini che nulla hanno a che vedere con i fast food cui siamo abituati.
Ciò che però caratterizza davvero il locale sono le personalità che negli anni lo hanno frequentato: ha infatti ospitato star internazionali come Glen Matlock dei Sex Pistols o il musicista Little Steven Van Zandt (ex membro della E Street Band di Bruce Springsteen), ha organizzato corsi di storia della musica per le scuole e ospitato eventi con ospiti esclusivi diventando un punto di riferimento per gli appassionati di musica rock della Capitale e non solo.
Non solo un ristorante
“Per noi era una novità assoluta un locale che prometteva di portare le grandi tendenze della musica internazionale a Roma” ha commentato Valerio Sagratella, che nel 1988, a 23 anni, ha iniziato a lavorare all’Hard Rock come aiuto cuoco e che oggi è arrivato a ricoprire il ruolo di vice-direttore.
“C’era tanta emozione, eravamo tutti giovani e consapevoli di lavorare in un luogo senza euguali nella capitale. Passai i primi giorni a sistemare e appendere ai muri i cimeli di grandi leggende del rock che ancora oggi sono custodite nel locale: la chitarra di Eddie Van Halen e quella di Angus Young, il trench di John Lennon e il vestito di David Bowie nel suo tour del 1969. Era molto di più di quanto ciò che un ragazzo della mia età, appassionato di musica, avrebbe mai potuto desiderare.” ha poi detto Sagratella al Messaggero parlando commosso dell’apertura del locale.
Poi ha continuato: “Le tendenze musicali cambiano continuamente e la musica è bella proprio perché interpreta lo spirito mutevole dei tempi. Noi nelle nostre playlist continuiamo a proporre i grandi miti della musica rock classica (dai Beatles a Eric Clapton) ma guardiamo anche al futuro e ai successi più recenti. Tra i nostri cimeli accanto agli abiti indossati da leggende come John Lennon e David Bowie presto potrebbe aggiungersi anche una divisa dello stesso Hard Rock Cafe autografata da Thomas dei Maneskin. Thomas ha infatti fatto sapere di aver lavorato presso l’Hard Rock Cafe e nei nostri uffici è conservata una divisa che potrebbe essere sua. Come locale ci facciamo portavoce dell’appello dei suoi fan a venire presso il Cafe a firmarla e ci attendiamo di vederlo presto.”