Marco Mengoni canterà Due vite all’Eurovision, ma con un testo leggermente modificato: ecco il motivo.
Dopo un’attesa abbastanza lunga, è arrivata l’ufficialità: Marco Mengoni parteciperà all’Eurovision Song Contest 2023 di Liverpool con Due vite. Non sarà però la stessa che abbiamo ascoltato a Sanremo. Se dovesse presentarsi con il brano così come lo conosciamo, infatti, il cantautore di Ronciglione rischierebbe la squalifica. Il motivo? Il regolamento parla chiaro, ed è purtroppo severo su un fattore che lo scorso anno ha portato anche Mahmood e Blanco a modificare la loro Brividi: la lunghezza.
Marco Mengoni cambia Due vite per l’Eurovision
Non ci sono molti margini di manovra. Il regolamento della kermesse è severo e stringente: non si può superare una determinata lunghezza con i brani in gara. In particolare, non bisogna andare oltre i 3 minuti. E il brano presentato a Sanremo da Mengoni sfora di ben 45 secondi.
Per questo motivo il cantautore è stato costretto ad apportare alcune modifiche al testo e alla struttura della canzone che non ha vinto, ma stravinto il Festival di Sanremo. Non conosciamo ancora quali saranno i cambiamenti, ma verranno probabilmente rivelati dallo stesso artista nelle prossime settimane.
Il significato di Due vite
Se ancora non sappiamo come cambierà Due vite per diventare adatta alla partecipazione all’Eurovision, conosciamo già il significato di una canzone che è entrata nel cuore di tantissimi fan. Si tratta di un brano in cui il cantautore racconta la storia di un rapporto tra la “ratio” e l’inconscio. Una riflessione su se stesso, sui propri pensieri, sulla vita di un professionista che deve fare i conti anche con l’emotività che sta alla base di molte delle nostre scelte.
Racconta lo stesso cantautore: “Sono un peccatore, sono uno che sbaglia. Esistono gli schiaffi e devi andare avanti nella vita. Ci sono momenti di noia e di down, che comunque servono, come tutte le cose: per me Due vite è questo“. Inconscio e razionalità, mente e cuore: un doppio binario che sembra appunto far vivere due vite diverse, parallele ma in realtà unite da più di un elemento.