Dargen D’Amico, Nei sogni nessuno è monogamo: la recensione del decimo album del rapper di Sanremo.
Diventare famosi a livello mainstream al decimo album? A volte può capitare. Ad esempio è successo a Dargen D’Amico, rapper attivo dalla metà degli anni Novanta, ma che è riuscito a imporsi a livello nazionale solo nel 2022 grazie alla partecipazione a Sanremo. Un debutto sul palco dell’Ariston seguito dal lancio di un nuovo album, Nei sogni nessuno è monogamo, forse la prova più importante della sua carriera proprio per l’attenzione mediatica guadagnata.
Il risultato è un lavoro che non eccede, rispetto ai canoni tipici di un rapper che ha saputo creare un suo mondo e un suo stile, sperimentando su sonorità house e diventando uno dei più originali autori nella scena del conscious hip hop. Ma che, nella sua voglia di ‘normalità’, finisce comunque per porsi come manifesto di un desiderio di evasione che pervade tutti noi, consapevolmente o inconsciamente.
Dargen D’Amico, Nei sogni nessuno è monogamo: la recensione
Dove si balla non è uno specchio per le allodole, ma un brano che ben rappresenta il sentiment che muove Nei sogni nessuno è monogamo. Un disco in cui sono presenti diversi pezzi ballabili, ma che non perde mai di vista l’attualità e le contraddizioni di una società che ci opprime in mille modi diversi. Riflessioni a volte affidati a poche parole, altre a barre intere.
Arrivato ormai da tempo alla maturità artistica, il rapper milanese con questo decimo album si mette in gioco come autore, interprete e anche come produttore in buona parte dei dodici brani che formano la tracklist. Mancano i featuring, rispetto alla media degli album rap degli ultimi anni. Una scelta voluta, per far capire come anche oggi Dargen non sia un personaggio che bada ai like e ai record di stream.
Dalle difficoltà della vita di un artista in questo mondo, alle storie d’amore, a volte sognate, a volta agognate, spesso sfiorate ma mai vissute fino in fondo con gioia, arrivando a toccare argomenti anche più importanti come le necessità di un conflitto derivante sempre dal desiderio di beni materiali, anche stavolta Dargen si lascia andare a un’analisi a 360 gradi della società, toccando tanti argomenti e aiutando a trovare chiavi di lettura diverse per interpretare la realtà.
Una realtà che non può rendere felici, ma che negli ultimi anni sta finendo anche per soffocare quelle poche certezze che rendevano le nostre vite piene. Lo spettro del Covid aleggia sull’album, con le sue conseguenze. Ma non mancano momenti di leggerezza, rappresentati anche musicalmente da tappeti sonori energici, se non addirritura allegri.
Come sempre c’è dunque più di un ingrediente nel calderone creato da Dargen, che riesce nella non facile impresa di confermare se stesso anche a dispetto del nuovo successo. Un personaggio unico, da prendere o lasciare, ma certo non da cambiare. E che, con la sua attitudine scanzonata, fa molto bene alla musica italiana.
Nei sogni nessuno è monogamo: la tracklist
1 – Patatine
2 – Sei cannibale ma non sei cattiva
3 – Gaza
4 – Dove si balla
5 – Katì
6 – Ma noi
7 – Una setta
8 – Ustica
9 – Sangue amaro
10 – La bambola
11 – La benzina sapeva di tappo
12 – Nei sogni nessuno è monogamo
Voto: 7-
Di seguito l’audio di Gaza: