Inno inglese: il testo, il significato, la storia e le curiosità su God Save the Queen, l’inno utilizzato dal Regno Unito e dal Commonwealth.
L’inno inglese è probabilmente il più famoso al mondo. Più della Marsigliese. Più del Canto degli Italiani. Più di The Star-Spangled Banner. Nessun inno è diventato iconico come God Save the Queen (o God Save the King, a seconda del sesso del reale in carica). Si tratta del brano che accompagna in tutte le occasioni ufficiali non solo i paesi del Regno Unito, ma anche quelli del Commonwealth che riconoscono la Regina come Capo di Stato (Canada, Australia e Nuvoa Zelanda, che da non troppi anni lo hanno affiancato a un proprio inno), oltre a tutti i territori d’oltremare britannici. Un inno tanto famoso quanto misterioso. Andiamo a scoprire la storia e alcune curiosità su questo pezzo di storia della musica.
Inno inglese: la storia
Non si conosce con certezza la paternità dell’inno più famoso del mondo. Secondo fonti non ufficiali, sarebbe da ricondurre a Thomas Arne, celebre compositore britannico famoso per aver scritto il brano patriottico Rule, Britannia!. Ma c’è chi lo ricollega a John Bull. Quel che è certo è che è nato tra il 1736 e il 1740, entrando il 28 settembre 1744 in uso nel reame britannico. Una data che lo rende a tutti gli effetti l’inno nazionale più antico del mondo.
Utilizzato in tutte le occasioni ufficiali in Inghilterra e negli altri paesi del Regno Unito, non è mai stato reso obbligatorio attraverso una legge parlamentare o un proclama reale. Il suo utilizzo è frutto della consuetudine. C’è tra l’altro una piccola postilla storica che rende quest’inno particolarmente legato anche alla Germania. A comandare la sua composizione fu infatti Giorgio II di Hannover, re di Gran Bretagna ma anche principe elettore di Hannover. Non a caso, divenne per alcuni decenni inno della Confederazione Germanica e poi dell’Impero tedesco di Guglielmo II, rimanendo in vigore anche nella Repubblica di Weimar, fino al 1922.
Inno inglese: testo e traduzione
Spesso diffuso anche nella sua versione strumentale, God Save the Queen vanta un testo ufficiale, a sua volta rimasto anonimo, che si adegua a seconda del sesso del reale in carica. Questo il testo: “God Save our gracious Queen! Long live our noble Queen, God save the Queen! Send her victorious, happy and glorious, long to reign over us, God save the Queen“. Questa la prima strofa, la più cantata, ma il testo continua per altre due strofe, preghiere al Signore per sconfiggere i nemici del Regno e regalare al re una lunga vita ricca di successo e fortuna. Ma qual è il significato della strofa più conosciuta? Di seguito la traduzione: “Dio salvi la nostra regina, sia lunga vita alla regina, Dio salvi la regina! A lei vittoria, a lei la gloria, regni su noi felice; Dio salvi la regina!“.
Ascoltiamolo insieme:
Inno inglese: dov’è utilizzato
L’inno inglese è cantato non solo nel Regno Unito, ma in tanti paesi nel mondo. Praticamente la metà degli Stati del pianeta hanno avuto, almeno per qualche anno, God Save the Queen come inno ufficiale. Durante il Novecento la gran parte degli Stati ha rinunciato al suo utilizzo, ma molti paesi lo hanno mantenuto come inno reale, da utilizzare solo in occasioni speciali, alla presenza di membri della casa reale. In particolare questo accade alle Barbados, in Canada, Dominica, Grenada, Honduras britannico, Giamaica, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Trinidad e Tobago, Australia, Figi, Isole Salomone, Nuova Zelanda, Nuova Guinea, Tuvalu, Terra di Ross, Territorio antartico britannico e australiano.
Le curiosità sull’inno inglese
– Di God Save the Queen esistono vari adattamenti in lingua straniera. Ad esempio in Russia per circa 15 anni nell’Ottocento venne adottato con il nome di Bože, Zarja chrani!, Dio salvi lo Zar. In Svizzera diventò Rufst du mein Vaterland, in Lichtenstein è utilizzato ancora oggi con il titolo Oben am jungen Rhein. Anche negli Stati Uniti per un periodo venne utilizzato con un testo riadattato. In Germania fu invece inno ufficiale con il titolo Heil Dir im Siegerkranz, mentre in Francia divenne Grand Dieu Sauve le Roi, ma non fu mai utilizzato ufficialmente.
– Non è mai stato adottato in Italia, ma è entrato nella nostra cultura per alcune variazioni di Niccolò Paganini, per la presenza in opere di Rossini, Donizetti e Verdi.
– La versione più famosa per gli amanti del rock dell’inno britannico è quella punk dei Sex Pistols, ripresa nel corso degli anni anche dai Motorhead e da Vasco Rossi nel brano Fegato, fegato spappolato.
– L’inno viene suonato alla fine di tutti i concerti dei Queen con la mitica chitarra di Brian May, ed è registrato in versione strumentale alla fine dell’album A Night at the Opera del 1975, lo stesso di Bohemian Rhapsody.