I migliori tormentoni degli anni 60: da Tintarella di luna della straordinaria Mina ad Azzurro di Adriano Celentano.
Arrivano puntuali ogni anno da maggio a luglio e non ci lasciano più fino a ottobre. Stiamo parlando dei tormentoni estivi, la più grande invenzione della musica commerciale. A volte più fastidiosi delle zanzare, spesso più irresestibili di un tuffo dal pedalò, ormai sono una costante compagnia delle nostre vacanze, e probabilmente non smetteranno mai di restarci accanto: sono diventati una tradizione.
Forse però troppo spesso ci scordiamo di quanto sia antica questa tradizione. Già dagli anni Sessanta infatti schiere di artisti, anche di nomi importantissimi, iniziarono a dedicarsi a musica di più semplice fruizione, creando brani ancora oggi canticchiati sulle spiagge del nostro paese. Riascoltiamo alcuni dei migliori tormentoni degli anni 60.
Le migliori canzoni estive degli anni 60
Partiamo da un tormentone atipico, di quelli che hanno aperto il decennio del boom economico e hanno spalancato le porte a una carriera leggendaria alla sua interprete. Stiamo parlando di Tintarella di luna di Mina.
Scritta da Franco Migliacci e Bruno De Filippi, inizialmente per il gruppo I Campioni, venne portata al successo, e che successo, proprio dalla Tigre di Cremona. Riascoltiamola insieme:
Ma tra i campioni dell’estate italiana anni Sessanta non possiamo dimenticarci di un certo Nico Fidenco che, prima di dedicarsi alle canzoni per i cartoni animati, ha messo la firma su due tormentoni indimenticabili: Legata a un granello di sabbia e Con te sulla spiaggia.
Dei due quello che lo ha consacrato alla leggenda della nostra musica è però il primo:
Ma il re assoluto della bella stagione è un altro: Edoardo Vianello. Faccia pulita, voce chiara e cristallina, testi semplici, facilmente memorizzabili e più innocui che mai, Vianello aveva davvero tutti gli ingredienti per conquistare il pubblico delle spiagge italiane.
D’altronde, quando puoi contare sugli arrangiamenti di un certo Ennio Morricone è chiaro che parti avvantaggiato. Riascoltiamo la sua Abbronzatissima:
Non è un artista da tormentone. Anzi, negli anni Sessanta è stato uno dei più raffinati cantautori della scuola genovese. Eppure, anche Gino Paoli ha il suo grandissimo tormentone in questo decennio. Stiamo parlando ovviamente di Sapore di sale, un brano che ancora oggi cantiamo con grande piacere.
Riascoltiamo insieme questo classico:
E chiudiamo con uno dei brani italiani più famosi nel mondo: Azzurro di Adriano Celentano, la cui musica splendida è scritta dal grande Paolo Conte. Un tormentone diverso, fuori dal canone tipico, dove l’estate è vista non dal punto di vista del vacanziero ma di chi si annoia in città senza sapere che cosa fare.
Un brano che è certamente ancora oggi d’ispirazione per buona parte della scuola Itpop: