Alla scoperta di Rino Gaetano, la voce irriverente e indipendente della musica italiana. Un innovatore che il pubblico ha pianto troppo presto e compreso troppo tardi.
Era il 2 giugno del 1981 quando Salvatore Antonio Gaetano, meglio conosciuto come Rino Gaetano, ci lasciava a causa di un tragico incidente lasciando un vuoto incolmabile nella musica italiana. Ma di questo ce ne saremmo accorti solo in seguito, perché il grande pubblico ha scoperto il vero valore di Rino solo dopo la sua scomparsa.
Chi era Rino Gaetano: biografia e carriera
Nato a Crotone, il 29 ottobre del 1950, Rino si trasferisce a Roma per motivi di lavoro del padre. Amerà vivere la Capitale (soprattutto di notte) ma non dimenticherà mai la sua terra natale, come dimostrano i testi di molte delle sue canzoni e… la coltivazione di peperoncino nel suo orto personale. Rino si avvicina alla musica grazie al fenomeno Beatles. Grande appassionato dei Fab Four, a dodici anni si fa regalare la sua prima chitarra, cominciando a suonare proprio le canzoni di Lennon e compagni.
Se per Rino la musica diventa presto un serio progetto di vita, per la famiglia è di fatto una perdita di tempo. Il padre sognava per lui un futuro da impiegato in banca, e a quei tempi i desideri di un padre erano più o meno ordini. Rino Gaetano raggiunse un accordo: avrebbe dedicato un anno alla musica. Se avesse avuto successo avrebbe continuato per quella via, altrimenti avrebbe accettato la volontà del padre. Il futuro è cosa nota.
Inizia la scalata del cantautore verso la notorietà, ma è un cammino decisamente originale. Rifiuta ogni tipo di conformismo e la partecipazione di Rino Gaetano al Festival di Sanremo del 1978 è forse la miglior fotografia del personaggio. Ironico e irriverente, balla con il pubblico e, con la canzone Gianna, secondo lui troppo commerciale, introduce la parola sesso nella storia del Festival. Inutile sottolineare come il cantante sia stato sommerso dalle critiche di un pubblico ancora indietro nella concezione della musica.
Rino Gaetano: la discografia in studio
1974 – Ingresso libero
1976 – Mio fratello è figlio unico
1977 – Aida
1978 – Nuntereggae più
1979 – Resta vile maschio, dove vai?
1980 – E io ci sto
Il giallo sulla morte di Rino Gaetano
La morte di Rino Gaetano resta ancora un mistero. Il cantautore morì in seguito a un incidente d’auto la notte del 2 giugno del 1981. Magari sarebbe sopravvissuto se non fosse stato rifiutato da diversi ospedali di Roma per mancanza di posti.
Incredibilmente nel 1971, dieci anni prima, Rino pubblicò La Ballata di Renzo, la storia di un uomo che, in seguito a un incidente stradale, muore perché rifiutato da diversi ospedali romani. Ah, nelle ultime ore di Rino Gaetano i suoi amici si trovavano al solito bar…
La vita privata di Rino Gaetano
Della vita privata di Rino si sa veramente poco. Il suo nome è legato a quello di Amelia Conte, la donna che lo ha accompagnato nella sua strada verso il successo. I due infatti si sono conosciuti prima che Gaetano diventasse famoso. La coppia aveva anche deciso di sposarsi, ma il destino ha deciso che Rino dovesse morire così, senza vincoli e un po’ irriverente. Come è sempre stato, infondo… Una curiosità? Rino Gaetano era legato da un rapporto di parentela con un altro musicista, Sergio Cammariere: i due erano cugini.