Spotify: R. Kelly rimosso dalle playlist per le accuse di violenza sulle donne
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R. Kelly: Spotify ha rimosso le canzoni del rapper dalle sue playlist

In seguito alle accuse di violenza sulle donne, Spotify ha deciso di eliminare tutti i brani di R. Kelly dalle proprie playlist. È il risultato della nuova policy contro la promozione dell’odio e della violenza.

La policy di Spotify non perdona. Questa volta nel mirino del colosso di streaming musicale ci è finito R. Kelly, rapper originario di Chicago e che nei mesi scorsi era stato accusato di violenza sulle donne. Proprio per questo è arrivata la decisione di eliminare i suoi brani da tutte le playlist, sebbene la sua musica resterà comunque disponibile sulla propria pagina ufficiale.

R. Kelly, Spotify elimina il cantante dalle playlist

Una operazione che riflette una sensibilità e un’attenzione alla limitazione delle forme d’odio e di violenza, che non è certo la prima volta che viene applicata da Spotify. E questa volta è toccato a R. Kelly, anche se nonostante la rimozione dai consigliati di Spotify, non sarà intaccato nella sua pagina ufficiale, dove sarà comunque possibile ascoltare i suoi pezzi. Ecco le dichiarazioni ufficiali in merito alla questione:

«La sua musica sarà comunque disponibile sul servizio, ma Spotify non la promuoverà attivamente. Non censuriamo il contenuto a causa del comportamento di un artista o di un creativo, ma vogliamo che le nostre decisioni editoriali – ciò che scegliamo di programmare – riflettano i nostri valori. Quando un artista fa qualcosa che è particolarmente dannoso o odioso, questo può influenzare il modo in cui lavoriamo o supportiamo quell’artista o creatore».

R KELLY
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/Rkelly/

I precedenti: R. Kelly e le accuse

Proprio negli scorsi mesi il cantante era stato messo al centro di una pesante accusa riguardo la violenza sulle donne e la coercizione. L’inchiesta, mossa da Buzzfeed, parlava di un vero e proprio culto del sesso, una sorta di rituale in cui R. Kelly coinvolgeva diverse donne, tenendole prigioniere e controllandone i telefoni, oltre a sottoporle ad una sorta di percorso formativo volto a soddisfare sessualmente il cantante.

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Una brutta storia, insomma. Secondo l’inchiesta sarebbero 6 le donne coinvolte, o babies, come pare che vengano chiamate dal rapper. Da un lato, però, le donne sarebbero tutte maggiorenni e secondo le fonti avrebbero cominciato ad avere una relazione in maniera spontanea e consapevole. Al tempo stesso, Kelly ha sempre allontanato le accuse, dichiarandole come subdoli tentativi volti a metterlo in cattiva luce pubblicamente.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/Rkelly/

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ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2018 11:58

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