Inizia il casting per il prossimo conduttore di Sanremo 2022: spunta l’ipotesi Mara Venier, con Renzo Arbore direttore artistico.
A poche settimane dalla chiusura di Sanremo 2021, inizia il toto-nomi per quanto riguarda la prossima conduzione e direttore artistica del Festival. E i primi nomi sono di quelli particolarmente amati dal pubblico di mamma Rai. Stando a quanto riferito dal settimanale Nuovo Tv di Riccardo Signoretti, alla conduzione di Sanremo 2022 potrebbe infatti essere chiamata… Mara Venier! Ebbene sì, zia Mara sarebbe una delle candidate per raccogliere l’eredità di Amadeus, ma lasciando la direzione artistica a un suo uomo di fiducia…
Mara Venier conduttrice di Sanremo 2022?
Il prossimo Festival, che dovrebbe tenersi tra febbraio e marzo 2022, si spera con il pubblico e quella folle normalità distrutta dal Covid, potrebbe essere condotta da Mara Venier. Per ora si tratta di un’ipotesi, ma che stuzzica l’idea della dirigenza Rai e anche di molti fan.
D’altronde, lo storico volto di Domenica In è amatissima dal pubblico di Rai 1, e negli ultimi anni ha già avuto a che fare con l’organizzazione di Sanremo, o meglio del post-Festival, essendo stata lei a intervistare tutto il cast dei cantanti nella prima puntata speciale di Domenica In dopo la fine della kermesse. Tuttavia, la direzione artistica non la terrebbe per sé, ma la consegnerebbe in buone mani, più esperte delle sue.
Renzo Arbore direttore artistico di Sanremo con Mara Venier conduttrice
Dio li fa e la Rai li accoppia, anche dopo molti anni. Alla direzione aritsica, con Mara conduttrice, potrebbe esserci Renzo Arbore! Chi meglio di lui? Non solo è infatti ex marito della zia Mara, con cui ha conservato nel corso degli anni un rapporto splendido, ma è anche un cultore della musica e un grande conoscitore del Festival.
L’artista pugliese, ma partenopeo d’adozione, ha infatti già partecipato alla kermesse, nelle vesti di concorrente, nel 1986 con lo storico brano Il clarinetto, ma ha anche recitato il ruolo di conduttore per il DopoFestival nell’ormai lontano 1994.
