Mr. Brainwash, street artist di livello mondiale, ha collaborato con alcuni dei più grandi musicisti della scena internazionale.
Mr. Brainwash è sbarcato in questi primi giorni d’aprile in Italia. Il pop artist più quotato del momento sta infatti per presentare una mostra a lui dedicata, dal titolo emblematico: Milan is beautiful, alla Galleria Deodato del capoluogo lombardo dal 4 aprile 2019.
Un sunto molto personale e immaginifico che racchiude appieno tutta la poetica artistica di questo personaggio straordinario, che ha raccolto a piene mani l’eredità di Warhol per trasformarla in qualcosa di unico a sua volta. Non a caso, così come il buon Andy, anche l’artista francese è stato in più occasioni scelto da musicisti importanti per alcune collaborazioni.
Chi è Mr. Brainwash
Ma facciamo ordine e prima di parlare del suo rapporto con la musica, spieghiamo chi è Mr. Brainwash. Thierry Guetta, questo il suo vero nome (che fa comprendere come la musica sia nel suo DNA in qualche modo) è nato nel 1966 in Francia.
Street artist e writer di assoluto talento, si è distinto, a partire dalla sua prima mostra a Los Angeles del 2008, per l’utilizzo di immagini o quadri storici modificate secondo il suo gusto personale. In questo è forte l’eredità di artisti come Andy Warhol, ma anche del più recente Banksy. Detto ciò: qual è il suo rapporto con il mondo della musica? Scopriamolo insieme.
Mr. Brainwash e la musica: le collaborazioni dell’artista
La prima musicista ad accorgersi del talento dell’artista francese è stata Madonna, che nel 2009 ha scelto lui per la cover del suo greatest hits Celebration.
Più tardi ha curato l’artwork di Xscape, secondo album postumo del Re del Pop Michael Jackson, disegnando la cover per l’edizione deluxe del disco. Nel 2011 è stato invece l’artefice della promozione del nuovo album dei Red Hot Chili Peppers. Un robot enorme, da lui creato, con il nome della band e la data di uscita del disco fece infatti la propria apparizione tra le strade di Los Angeles.
E poi ancora ci sono video da lui diretti, come quello di Divine Sorrow di Wyclef Jean, o collaborazioni con il Festival Coachella.
Insomma, il suo legame con la musica è davvero stretto. Non a caso, Mike Shinoda (a sua volta apprezzato artista) lo cita in una canzone dei Linkin Park, Until It Breaks, e in Italia Fedez gli ha dedicato il titolo del suo terzo album, Sig. Brainwash – L’arte di accontentare, uscito nel 2013.
Di seguito L’arte di accontentare, title track del già citato lavoro di Fedez: