È morto Burke Shelley, leader dei Budgie: il cantante aveva 71 anni e da tempo soffriva per una brutta malattia.
Un lutto ha colpito il mondo della musica rock: è morto Burke Shelley, fondatore, bassista e cantante dei Budgie, uno dei più importanti gruppi della storia del Galles. L’artista è scomparso all’età di 71 anni per un brutto male. A darne l’annuncio è stata la figlia Ela attraverso un post pubblicato su una fanpage della band su Facebook. Un decesso che è stato accolto con molto dolore dalla comunità hard rock e heavy metal non solo del Regno Unito, ma del mondo intero.
È morto Burke Shelley, cantante dei Budgie
Come riferito dalla figlia, John è scomparso il 10 gennaio nel sonno all’Heath Hospital di Cardiff, la città in cui era nato e aveva vissuto per quasi tutta la vita.
“Per favore, vi chiediamo di rispettare la sua famiglia in questo momento difficile“, ha scritto Ela sui social, al termine di un messaggio firmato da lei e dai suoi fratelli Osian, Dimitri e Nathaniel. Non sono state rese note le cause del decesso, ma nel 2010 l’artista era stato colpito da un aneurisma aortico e soffriva da diverso tempo della sindrome di Stickler.
Chi era Burke Shelley dei Budgie
Nato a Cardiff nel 1950, il giovanissimo Burke si avvicinò al mondo della musica dopo essere stato folgorato, come centinaia di migliaia di altre persone in tutto il mondo, da un quartetto che ha rivoluzionato l’intero business: i Beatles. Nel 1967, a tre anni dallo scioglimento dei Fab Four, fondò la sua storica band, i Budgie, con cui debuttò discograficamente nel 1971 con un album prodotto da un collaboratore dei Black Sabbath.
Il successo non fu paragonabile, ma il sound del gruppo lasciò comunque un’impronta molto importante nell’evoluzione dell’hard rock e del metal tra anni Settanta e Ottanta. Negli anni successivi lanciarono altri dischi di ottimo livello, tra cui Never Turn Your Back on a Friend, disco che conteneva la celebre Breadfan, rifatta anche dai Metallica nel loro album di cover Garage Inc. (al cui interno è presente anche un altro brano della band gallese, Crash Course in Brain Surgery). Dal 2010, dopo il suo problema di salute, il gruppo, discograficamente fermo dagli anni Ottanta, dovette fermare anche la propria attività dal vivo.