Si è spento all’età di 82 anni uno degli artisti più ammirati del mondo della musica: Leonard Cohen, il cantautore poeta.
La scomparsa del cantautore canadese Leonard Cohen è stata annunciata poche ore fa sulla pagina social dell’artista:
“È con profondo dolore che si segnala che il leggendario poeta, cantautore e artista Leonard Cohen è morto.
Abbiamo perso uno dei visionari più venerati e prolifici della musica.
Un memoriale si terrà a Los Angeles. La famiglia chiede privacy durante il suo momento di dolore.”
La causa della morte del cantautore non è stata tuttora resa nota.
Nel 1992, Cohen scriveva di non aver mai pensato che esistesse una fine: tutt’al più una pensione oppure un jackpot da vincere.
Ha scritto fino alla fine
Il figlio Adam ha rilasciato una dichiarazione alla rivista di musica Rolling Stone, dichiarando che il padre ha scritto fino a poco prima di morire:
“Mio padre è morto nella pace della sua casa di Los Angeles con la consapevolezza di aver portato a compimento quello che sentiva essere uno dei suoi più grandi dischi. Ha scritto fino alla fine mantenendo il suo senso dell’umorismo”.
Bellissime parole per l’artista sono state rivolte da Robert Kory, il suo manager:
“Era senza pari nella sua creatività, intuizione e nel suo candore paralizzante. Leonard Cohen era un vero visionario la cui voce mancherà molto. Ho avuto la fortuna di chiamarlo amico, e per me servire quello spirito artistico audace in prima persona è stato un privilegio e un grande dono. Egli lascia dietro di sé un’eredità artistica che porterà intuizione, ispirazione e guarigione alle generazioni future.”
Nella carriera di Leonard Cohen testi indimenticabili, da molti definiti poetici, che lo hanno proiettato nell’Olimpo dei più grandi artisti di tutti i tempi. Testi che parlano di isolamento, fede, rapporto con la propria intimità.
Oltre alla musica, un’altra sua vocazione era la poesia. “La privazione è la madre della poesia”, scrisse, racchiudendo in una sola frase la sua immensa ispirazione.
“C’è una crepa in ogni cosa che può mettere insieme oggetti … Ma è proprio lì che la luce entra e permette la resurrezione”.