Il leader degli Afterhours, Manuel Agnelli, ha risposto a chi lo ha criticato per la partecipazione alla prossima edizione di X Factor.
Un Manuel Agnelli furioso con chi ha criticato la sua scelta di partecipare ad X Factor 10, il programma che andrà in onda a settembre su Sky. Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, ha voluto togliersi i classici sassolini nel corso di un’intervista a Vanity Fair. “Il fatto che mi debba giustificare per X Factor è grottesco. Mettiamola così: prima di tradirlo, io sono stato tradito dal mio mondo e dall’ideale alternative. La scelta di partecipare a X Factor è un segnale forte di rottura che voglio dare al mondo dell’indie. Io l’avevo scelto perché per me voleva dire libertà: non solo di fare la musica che volevo – quello è il minimo – ma di essere me stesso, con tutti i miei difetti. Quell’ambiente è cambiato radicalmente, è diventato conformista, di più: fascista”.
Agnelli attacca il suo mondo
L’attacco al “suo” mondo è molto forte: “Ci sono le tavole della legge: devi comprare quella chitarra, usare quel suono, dire certe cose. L’alternative rock è stato svuotato dei suoi significati, è diventato moda, così come prima è successo al punk, alla new wave, al grunge. Ormai è solo una schiera di ghetti che vivono con i genitori e hanno scelto un costume, e se tu non lo indossi sei uno sfigato. E io ho 50 anni e non ne posso più. Bisogna contaminarsi. A chi mi critica dico: levatevi dalle palle. Io voglio gente che si dà. Non accetto un tribunale che decide cosa è giusto e cosa sbagliato”.
“Morgan? In tv è più bravo di me”
Agnelli ha dunque cambiato idea decidendo di calarsi in una nuova realtà: “Non credo nelle gare musicali, ma non ci vedo una contraddizione, voglio portare la mia visione della musica in quel contesto”.
Tra gli ex giudici ha parlato di Morgan: “Ci conosciamo da tanti anni, abbiamo lo stesso retroterra. Lui è molto più bravo di me in tv e io sono troppo antipatico. Al massimo diventerò famoso, ma per poco”.