Ligabue presenta il nuovo album 77 + 7: le dichiarazioni del rocker di Correggio, dagli inizi di carriera alla partecipazione a Sanremo 2021.
Nuovo album per Ligabue, che festeggia 30 anni di carriera con una raccolta di 77 singoli. E per non farsi mancare nulla, pubblica anche un nuovo disco di inediti, con sette tracce mai sentite prima, tra cui La ragazza dei tuoi sogni e Volente o nolente. E pensare che nel 1999 avrebbe già potuto appendere chitarra e microfono al chiodo. Fortuantamente, le sue scelte lo hanno portato in un’altra direzione. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa, dagli inizi di carriera all’ipotesi di un ritorno a Sanremo come ospite.
Ligabue presenta il nuovo album 77 + 7
Trent’anni di carriera racchiuse un progetto di grandi dimensioni, con il concerto di Campovolo ancora in vista nel 2021. Di storie da raccontare e di sogni realizzati o da realizzare Liga ne ha da vendere. In conferenza stampa torna ad esempio a un anno in particolare, il 1999, quando pensava di dover smettere. In quel periodo pensava infatti di aver perso la propria identità: “Nel 1999 avevo meditato di smettere. Poi fortunatamente c’è sempre stata una vocina dentro di me che mi ricordava la bellezza dei concerti“.
D’altronde, i suoi 60 anni di vita sono stati divisi perfettamente in 30 anni da musicista e 30 anni da persona comune. Non bisogna dimenticare infatti che Luciano ha fatto anche altri lavori, e forse anche questo è il suo segreto: “Non avevo messo in preventivo il lavoro del metalmeccanico, è stato veramente tosto e formativo, per un mese ho lavorato a una macchina che faceva stampi di plastica, sembrava Tempi moderni di Charlot, non venivano mai le sei di sera, era una tortura importante. Di fianco a me c’era un collega che lo faceva da 25 anni e fischiettava tutto il giorno: quindi non siamo tutti uguali“.
Ligabue tra la passione per il 7 e Sanremo
Nel corso dell’incontro virtuale con la stampa, Luciano ha anche spiegao che 7 è sempre stato il suo numero preferito. Una cifra che ha contrassegnato la sua vita e carriera: “Il mio nome Luciano e il cognome sono di 7 lettere, San Luciano è il 7 gennaio, le mie iniziali sono due elle, che rovesciate sono dei sette, nel 1987 ho fatto il mio primo concerto, il primo stadio è del 1997, la traccia più popolare è Certe notti, che è la numero 7 di Buon compleanno, Elvis“.
Non poteva mancare anche una domanda su Sanremo, visto che ormai mancano pochi mesi. Liga però stavolta se ne chiama fuori: non dovrebbe far parte del cast di super ospiti. Interessante quindi una risposta sull’evoluzione dell’industria musicale, con la perdita di potere dell’oggetto fisico a favore delle piattaforme streaming: “Se un giorno, quando avevo 15 anni, mi avessero detto: puoi ascoltare tutta la musica del mondo, come avviene ora con le piattaforme digitali, avrei dato un braccio. Adesso invece, come tutti, guardo cosa mi consigliano le piattaforme perché ho paura di perdermi qualcosa: l’esaudimento di un sogno va di pari passo con l’incapacità di gestire questa possibilità“.
Di seguito il video del suo ultimo singolo, Volente o nolente con Elisa: