Celebriamo la memoria dell’immenso Pino Daniele, uno dei più grandi cantautori partenopei, attraverso cinque dei suoi brani migliori.
Pino Daniele è uno di quegli artisti che non dimenticheremo mai. Potranno passare gli anni, ma nulla lo toglierà dal cuore e dalla memoria di chi lo ha amato, come persona o semplicemente come musicista e compositore. Perché in Pino Daniele c’era più di quello che lui stesso lasciava trasparire. C’era insofferenza e soddisfazione, c’era malinconia e immensa gioia, c’era voglia di dire anche senza parlare.
Il suo corpo ci è stato tolto ormai più di quattro anni fa, ma la sua anima è più viva che mai, impressa in tutti coloro che, anche senza pensarci, fischiettano o canticchiano sottovoce un pezzo di Napule è, una strofa di Quando o un verso di Amore senza fine. Per celebrare il suo immenso talento, riascoltiamo cinque dei suoi brani più famosi.
Pino Daniele: le canzoni migliori
Come per ogni grande artista, limitarsi a cinque canzoni è un qualcosa di doloroso. Nel caso di un artista così familiare c’è poi la difficoltà ulteriore dovuta all’affetto che, in un modo o nell’altro, lega tutti noi a qualche suo brano in particolare, magari ascoltato in un momento difficile, o che magari ha fatto da colonna sonora a un avvenimento importante.
Nello scegliere questi cinque pezzi abbiamo voluto ricordare il Pino della produzione napoletana, quello verace, artisticamente più completo e valido, ma anche il Pino più pop, quello degli anni Novanta e Duemila, capace di arrivare al cuore di migliaia e migliaia di persone.
Pino Daniele – Napule è
Questa breve carrellata dei capolavori del compianto artista napoletano non poteva che aprirsi col suo brano più famoso in assoluto, quell’inno d’amore alla propria terra così vero perché sincero, e non privo di una vena critica. Stiamo parlando ovviamente di Napule è, traccia d’apertura del disco di debutto di Pino Daniele, Terra mia del 1977.
Emozioniamoci ancora ascoltando le sue malinconiche note:
Pino Daniele – Je so pazzo
Canzone più famosa del secondo album di Pino Daniele, Je so pazzo è uno dei pezzi simbolo del genere denominato dallo stesso artista taramblù, ovvero una sorta di commistione tra tarantella, blues e rumba. Il testo prende spunto dall’ultimo discorso di Masaniello, l’eroe popolare per eccellenza della Napoli seicentesca. Come fosse un erede del famoso ribelle partenopeo, l’io narrante si dichiara pazzo, e quindi non perseguibile dall’autorità, per poter esprimere liberamente il suo giudizio sulla società italiana e napoletana della fine degli anni Settanta.
Ascoltiamo insieme questa canzone corrosiva e irriverente:
Pino Daniele – Quanno chiove
Uno dei brani simbolo dell’album più importante di Pino Daniele, Nero a metà, è impreziosita da una melodia tenera e al contempo velata da quell’appocundria che caratterizzerà tutta la prima fase della produzione del chitarrista partenopeo. Molto piacevole anche l’assolo del grande James Senese.
Ecco l’audio di questo intenso pezzo:
Pino Daniele – Quando
Singolo tratto dall’album Sotto ‘o sole del 1991, Quando fa parte della colonna sonora del film di Massimo Troisi Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Alla stesura del testo contribuì lo stesso grande attore e regista partenopeo, legato a Pino da un’amicizia sincera. Un brano emozionante nella sua semplicità e nella sua andatura soul tutta napoletana.
Godiamoci il video di questo capolavoro indimenticabile:
Pino Daniele – Che male c’è
Quando si pensa al meglio di Pino Daniele viene in mente quasi sempre la sua produzione napoletana degli anni Settanta-Ottanta, quella più influenzata dal blues, dal jazz e dalle tendenze d’Oltreoceano. Pino è stato però anche uno stupendo popman, raffinato ed elegante anche in un contesto più adatto ai passaggi radiofonici e al riempimento degli stadi.
Brano simbolo di questa seconda (o anche terza o quarta) vita artistica del grandissimo chitarrista partenopeo è Che male c’è, una ballata romantica essenzialmente pop ma non priva di abbellimenti e barocchismi, basata su un testo non banale nella sua estrema semplicità.
Di seguito il video ufficiale della canzone: