Banco del Mutuo Soccorso, le canzoni migliori: cinque brani storici nella carriera del gruppo prog di Francesco Di Giacomo.

Tra talent show e programmi musicali televisivi che sfornano artisti, spesso si dimenticano gruppi che hanno fatto la storia della musica italiana come il Banco del Mutuo Soccorso. Non tutti sicuramente li ricordano ma, se siete amanti della musica nostrana, non potrete non fare un passo indietro negli anni’ 70 per scoprire qualche dettaglio sulla loro discografia. I BMS sono una band prog rock italiana, formatasi a Roma, che si è avvalsa della iconica voce di Francesco di Giacomo. Scopriamo insieme le 5 canzoni più amate della band simbolo del rock progressivo italiano.

Concerto
Concerto

Banco del Mutuo Soccorso, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con R.I.P. (Requiescant in pace), canzone presente nell’album omonimo della band, Banco del Mutuo Soccorso del 1972. La canzone è caratterizzata da un ritmo decisamente incalzante, dopo una breve introduzione. È uno dei brani più conosciuta della band che l’ha presentata in un album dalla copertina iconica, che mostra un salvadanaio, tanto che – lo stesso lavoro discografico – viene spesso identificato con lo stesso oggetto raffigurato.

Il video di R.I.P. (Requiescant in pace):

Passiamo a Non mi rompete, presente nell’album Io sono nato libero, pubblicato nel 1973. Funge da ballad temporale della band che ha inserito il brano in un album che mescola, perfettamente, sia temi attuali che argomenti più puramente fantastici.

Il video di Non mi rompete:

C’è, poi, Cento mani e cento occhi, presente nell’album Darwin!, pubblicato nel 1972. Il brano è contenuto in quello che viene definito un concept album, che caratterizza il prog rock e che permette al gruppo di raccontare storie nel corso dei brani che compongono lo stesso disco.

Il video di Cento mani e cento occhi:

Banco del Mutuo Soccorso, 750.000 anni fa… l’amore? e Canto di primavera

Procediamo con 750.000 anni fa… l’amore?, brano presente nell’album Darwin del 1972. Il brano si presenta come una ballata molto tranquilla e delicata ed è considerata una delle canzoni d’amore più importanti e asportabili della musica Italiana. Nel testo, Di Giacomo parla, appunto, di come è stato scoperto l’amore dagli antenati e come l’hanno vissuto.

Il video di 750.000 anni fa… l’amore?:

Infine, citiamo Canto di primavera, canzone presente nell’album omonimo del 1979. Si tratta di una canzone dall’approccio strumentale lineare, che fanno da sfondo a una voce quasi senza tempo di Di Giacomo. 

Il video di Canto di primavera:

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Rock

ultimo aggiornamento: 3 Agosto 2022 12:54


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