Nel cinquantesimo anniversario di Electric Ladyland, riscopriamo insieme aneddoti e curiosità legate al terzo album di Jimi Hendrix.
Ci sono album che hanno cambiato per sempre la storia della musica, vere e proprie pietre miliari la cui influenza è ancora oggi fortissima su alcune delle produzioni di maggior qualità. Tra questi non si può non citare Electric Ladyland, terzo album di Jimi Hendrix con la formazione denominata The Jimi Hendrix Experience. Forse, il suo lavoro più apprezzato in assoluto (doppio disco di platino negli USA, disco d’oro in UK e Francia).
Nel giorno del cinquantesimo anniversario della sua pubblicazione negli Stati Uniti, riscopriamo insieme alcune curiosità su uno dei capolavori del chitarrista di Seattle.
Electric Ladyland, la tracklist
Pubblicato in un doppio vinile, Electric Ladyland presentò al pubblico un lavoro che mescolava Blues e Rock immergendo il tutto in una salsa psichedelica che portava a compimento la ricerca sonora iniziata da Hendrix nei precedenti Are You Experienced e Axis: Bold as Love. Tra i brani più importanti e famosi non si possono non menzionare Crosstown Traffic, la splendida Voodoo Child (Slight Return) e soprattutto la cover di All Along the Watchtower di Bob Dylan, destinata a diventare più celebre e apprezzata rispetto all’originale.
Ecco la tracklist completa dell’album:
1 – …And the Gods Made Love
2 – Have You Ever Been (To Electric Ladyland)
3 – Crosstown Traffic
4 – Voodoo Chile
5 – Little Miss Strange
6 – Long Hot Summer Night
7 – Come On (Let the Good Time Rolls)
8 – Gypsy Eyes
9 – Burning of the Midnight Lamp
10 – Rainy Day, Dream Away
11 – 1983… (A Merman I Should Turn to Be)
12 – Moon, Turn the Tides… Gently Gently Away
13 – Still Raining, Still Dreaming
14 – House Burning Down
15 – All Along the Watchtower
16 – Voodoo Child (Slight Return)
La copertina di Electric Ladyland
In una lettera inviata alla Reprise Records, Hendrix descrisse precisamente come voleva fosse la copertina. Nella sua idea, sarebbe dovuta essere utilizzata una foto, scattata da Linda Eastman, che ritraeva la band con dei bambini sopra una scultura di New York. L’etichetta non lo ascoltò e pubblicò l’album con una sua foto in primo piano in giallo e rosso, copertina che ancora oggi si trova sulle ristampe.
Ancora peggio andò però nel Regno Unito, dove l’album venne pubblicato dalla Track Records con in copertina venti donne nude con in mano un ritratto del chitarrista. L’opinione pubblica rimase sconvolta e i negozi furono costretti a esporre il disco con la parte interna della copertina verso l’esterno.
Nel video All Along the Watchtower nella versione di Jimi Hendrix:
Electric Ladyland: Jimi Hendrix e non solo…
Al disco, oltre alla formazione originale della Jimi Hendrix Experience (Mitch Mitchell alla batteria e Noel Redding al basso) parteciparono numerosi altri musicisti importanti, tra i quali: Chris Wood e Steve Winwood dei Traffic, Buddy Miles, Jack Casady dei Jefferson Airplane, Al Kooper.
Molto limitata la presenza di Redding nell’album. I rapporti con Jimi Hendrix infatti non erano più dei migliori, tanto che il bassista si era in quell’anno dedicato molto di più alla sua band, i Fat Mattress. A riprova di tali difficoltà tra i due, nella traccia 1983 il basso non fu registrato da Redding ma dallo stesso Hendrix.
FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/photos/chitarra-chitarra-elettrica-stringhe-2472245/