Inno americano: la storia e il significato di The Star-Spangled Banner, l’inno nazionale degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti d’America sono rappresentati da diversi temi musicali di grande importanza, come il famoso America, the Beautiful. Ma l’inno americano ufficiale, l’unico vero inno nazionale degli States, è The Star-Spangled Banner (La bandiera adorna di stelle), reso famoso anche dalle esecuzioni sensazionali di alcuni degli artisti più importanti della storia americana, da Whitney Houston a Jimi Hendrix. Scopriamo insieme la sua storia e il significato del testo.
La storia dell’inno americano
Inno patriottico composto da John Stafford Smith nel settembre 1814, venne eseguito per la prima volta a Baltimora nel mese di ottobre, arricchito da un testo in inglese scritto da Francis Scott Key, un avvocato e poeta dilettante all’epoca trentacinquenne.
Rappresentazione musicale della bandiera, fu ispirato al suo autore dalla vista del vessillo intoccato sui bastioni di Fort McHenry, nel Maryland, dopo un bombardamento da parte della Royal Navy nella guerra del 1812. A dare ispirazione alla composizione musicale fu invece un canto popolare inglese.
Adottato inizialmente come inno da alcune armi dell’esercito, tra cui la Marina, venne riconosciuto formalmente nel 1916 dal presidente Woodrow Wilson, per poi diventare ufficialmente l’inno nazionale americano nel 1931, il 3 marzo, sotto la presidenza di Herbert Hoover.
Utilizzato prima di tutti gli eventi sportivi nazionali, l’inno americano fu suonato ancor prima di diventare ufficiale, nel lontanissimo 1862, in apertura di una partita di baseball a New York. Fin dai primi anni del Novecento, quello che avrebbe dovuto essere un simbolo di unione, divenne però oggetto di proteste e polemiche. Clamorosa quella di David Meggyesy, leggenda dei St. Louis Cardinals, franchigia di NFL, che all’indomani dell’assassinio di John F. Kennedy si rifiutò di omaggiare la bandiera e chinò la testa durante l’esecuzione dell’inno nazionale. Stessa manifestazione di protesta di Tommie Smith e John Carlos, in quello che è rimasto il più emblemato podio nella storia delle Olimpiadi, nel 1968. La protesta per loro fu motivata dalle lotte dei movimenti per i diritti civili degli afro-americani.
Più recentemente l’inno è stato utilizzato come mezzo di protesta da campioni della NBA e della NFL, soprattuto per richiamare l’attenzione sull’ingiustizia razziale che, purtroppo, ancora pervade gli Stati Uniti come gran parte del resto del mondo. Non a caso, la NFL ha da qualche anno scelto di suonare, durante il Super Bowl, anche quello che è riconosciuto come l’inno afroamericano: Lift Every Voice and Sing.
Il testo e il significato di The Star-Spangled Banner
Inno patriottico per antonomasia, non privo di retorica bellica, The Star-Spangled Banner venne ispirato dalla vista della bandiera americana, e di fatto è incentrato proprio sul significato che la bandiera ha per il popolo americano, una bandiera che rappresenta la “terra dei liberi e la patria dei coraggiosi“.
Questa la traduzione della celeberrima prima strofa:
Di’, puoi vedere alle prime luci dell’alba
ciò che abbiamo salutato fieri all’ultimo raggio del crepuscolo?
Le cui larghe strisce e brillanti stelle, nella battaglia pericolosa,
sui bastioni che sorvegliavamo, sventolavano valorosamente?
E il bagliore rosso dei razzi e le bombe che esplodevano in aria
hanno dato prova, nella notte, che il nostro stendardo era ancora là.
Di’ dunque, sventola ancora la nostra bandiera adorna di stelle
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi?
Di seguito l’audio della versione orchestrale dell’inno:
Inno americano con la chitarra elettrica e altre esecuzioni
Per quanto riguarda il mondo della musica leggera sono tre le esecuzioni rimaste nella storia. Una su tutte: quella con la chitarra elettrica di Jimi Hendrix nell’ultimo giorno del Festival di Woodstock. Un’interpretazione strumentale pazzesca, in cui il chitarrista mostrò tutto il suo talento simulando le esplosioni di razzi e bombe con plettro e tremolo, per protestare contro la Guerra del Vietnam. Di seguito il video di uno dei momenti più iconici nella storia della musica:
Una seconda esecuzione storica è quella, registrata anche in studio, da Whitney Houston a inizio anni Novanta con scopi benefici: il brano fu registrato per raccogliere fondi da destinare alle famiglie vittime della Guerra nel Golfo. Nel 2001 è stata ripubblicata anche per un’altra raccolta fondi a favore delle vittime delle Torri Gemelle, confermandosi di fatto una delle versioni più amate dell’inno:
E chiudiamo con quella, più recente, di Lady Gaga. La cantautrice italo-americana si è prestata all’esecuzione dell’inno americano in un momento importantissimo per la storia degli Stati Uniti, l’insediamento del presidente Joe Biden dopo i quattro anni di controversa amministrazione Trump. La stessa Gaga aveva tra l’altro interpretato l’inno anche qualche anno prima in un Super Bowl: