Gianni Morandi parla della guerra in Ucraina: l'appello del cantante
Vai al contenuto

Gianni Morandi e Anna hanno ospitato una donna ucraina: “Piangeva tutti i giorni…”

Gianni Morandi

Gianni Morandi lancia un accorato appello contro la guerra in Ucraina e il comportamento insensato di Putin.

Lo abbiamo visto sul palco di Tocca a noi, nella sua Bologna, pronto a schierarsi dalla parte dell’Ucraina contro una guerra folle. E ora Gianni Morandi non si vuole più fermare e vuol far sentire forte la sua voce per lanciare un appello contro un conflitto che sta creando danni inenarrabili. Intervenuto a Rtl 102.5, l’artista ha voluto parlare ancora della guerra, ricordando il suo inno pacifista C‘era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones e rivelando che lui e la moglie Anna hanno già ospitato per due settimane a casa loro una signora ucraina di 69 anni.

Gianni Morandi contro la guerra in Ucraina

Non è semplice convivere con un conflitto. Lo ha potuto vedere da vicino il cantante bolognese in queste due settimane in cui ha ospitato una rifugiata ucraina. La donna infatti si chiudeva in camera e piangeva, cercava sempre di comunicare al telefono con i suoi familiari, finché un giorno non ha scelto di andarsene per tornare in Ucraina, nonostante le bombe.

Bandiera dell'Ucraina
Bandiera dell’Ucraina

Fortunatamente è arrivata sana e salva e ha voluto ringraziare la famiglia Morandi per quanto fatto per lei. Ma questa è stata solo una piccola testimonianza di quanto questa guerra sia assurda e stia privando tante persone innocenti di una vita normale. Per questo Gianni ha voluto lanciare un accorato appello: “Non si può andare avanti tanto con questa guerra, prima o poi finirà. Forse Putin non vuole far vedere di essere sconfitto? Mi sembra che si stia comportando in maniera folle“.

Gianni Morandi racconta la storia di C’era un ragazzo

Una delle canzoni più famose e amate di Gianni Morandi è C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Un brano molto diverso dal resto del suo repertorio. La sua storia l’ha raccontata ancora una volta l’artista felsineo. Era il 1966 e gli arrivò la proposta di cantare una canzone diversa da quelle fatte fino a quel momento. Una canzone che parlava di soldati americani costretti ad andare a combattere in Vietnam mentre avrebbero voluto rimanere a casa a suonare la chitarra e vivere una vita da giovani. Una storia simile a quella vissuta oggi, probabilmente, da molti soldati russi.

Mi innamorai e la volli cantare a tutti i costi“, ha confessato Gianni, aggiungendo che per quella canzone subì anche la censura. Perché il brano ‘offendeva’ il governo degli Stati Uniti, un governo alleato, e per questo non poteva essere accettata in radio. Venne recuperata solo qualche tempo dopo, diventando un vero classico nella storia della musica italiana.

Riascoltiamola insieme:

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2022 12:41

Donatella Rettore senza freni a Belve: “Fro*io e ne*ro non sono insulti”