Francesco Renga ha raccontato il suo rapporto con il padre, malato di Alzheimer.
Francesco Renga si è confessato ai microfoni di Vieni da me, su Rai Uno. L’artista, tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2019 con il brano Aspetto che torni, ha raccontato alla conduttrice Caterina Balivo tutti i segreti dietro alla stesura di questa nuova canzone.
Un pezzo molto personale, ispirato in parte a un dramma familiare che lo ha colpito negli ultimi anni: quello del padre, malato di Alzheimer e ancora legato alla madre, scomparsa ormai tanti anni fa. Ecco le sue commoventi parole!
Francesco Renga parla del padre malato di Alzheimer
Il cantante, che in carriera ha vinto già Sanremo nel 2005, ha raccontato di aver scritto il testo della canzone in una sola notte. Si tratta infatti di un brano in cui sono confluite tutte le esperienze vissute negli ultimi tempi.
Elementi che già in altri brani erano emersi, ma che qui sono diventati assoluti protagonisti. Queste le toccanti parole dell’artista bresciano: “Ci sono le assenze, come mia madre, e le presenze, come mio padre. Lui è molto anziano, ha quasi 90 anni ed è malato di Alzheimer, e ogni volta che vado a trovarlo mi parla solo di mia madre. Lei è scomparsa più o meno all’età che ho io adesso. Mi si è creato una sorta di corto circuito in testa“.
Un corto circuito che ha dato vita a un brano molto intenso e delicato, ricco di quell’amore che solo chi soffre è capace di dare.
La serenità di Francesco Renga con la compagna e i figli
L’altro aspetto fondamentale del nuovo brano sanremese è, ovviamente, l’amore. L’ex Timoria è da diversi anni felice con la nuova compagna Diana Poloni, una ristoratrice bresciana cui è dedicata questa romantica canzone.
D’altronde, la sua parentesi di vita con Ambra Angiolini è ormai chiusa da molto tempo, e i rapporti tra loro sono più sereni che mai, per la felicità dei figli Jolanda e Leonardo: “Siamo tutti più sereni: i ragazzi, Ambra e io. Nel momento in cui attraversi una separazione provi sempre un senso di sconfitta. C’è sempre la paura di dare un dolore ai propri figli“.
Quella di Renga è dunque quasi una favola a lieto fine. Dalla sofferenza alla serenità, fino alle emozioni forti che solo il palco dell’Ariston sa regalarti.