Heavy metal: i gruppi, le canzoni e la storia del genere musicale più duro e aggressivo, dalle origini ai giorni nostri.
L’heavy metal è più di un genere musicale. Per i suoi fan, è una sorta di religione. Derivato dall’hard rock sviluppato negli anni Settanta, si caratterizza per i ritmi aggressivi e il suono potente, complice la distorsione delle chitarre. Molto popolare tra anni Settanta e Ottanta, ha ottenuto un successo planetario che dura ancora oggi grazie a tantissimi gruppi e sottogeneri che hanno conquistato milioni di persone in tutto il mondo.
Heavy Metal: significato
Partiamo dalle origini e dal significato del nome. L’espressione heavy metal, letteralmente ‘metallo pesante’, è stata utilizzata per la prima volta dagli Steppenwolf nell’inno Born to Be Wild, title track dell’album del 1968 utilizzato come colonna sonora del film Easy Rider. Già prima però, a inizio anni Sessanta, lo scrittore William S. Borroughs aveva utilizzato questa espressione in un suo racconto e poi in un suo romanzo. Ovviamente, non si trattava però di riferimenti musicali in nessuno di questi casi.
Di fatto, a utilizzare per primo l’espressione heavy metal music fu il critico Lester Bangs in una recensione di un concerto del 1971 dei Blue Oyster Cult, per descrivere il loro suono “sferragliante“. Ma la paternità dell’espressione è tuttora discussa. Quel che è certo è che da quel momento in avanti il termine metal sostituì mano a mano quell di hard rock nel gergo comune, in riferimento a quel genere musicale portato al grande successo soprattutto dalla triade composta da Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath.
La storia del metal
La storia dell’heavy metal, come quella di tantissimi altri generi musicali così popolari, è ovviamente oggetto di studi, di riviste e di tantissime pubblicazioni e libri. Sintetizzando, si può essere d’accordo sul fatto che a determinarne la nascita sia stato ovviamente il rock. Di fatto, il metal sembra essere il naturale risultato del percorso di potenziamento tecnico e tecnologico delle strumentazioni utilizzate dagli artisti rock fin dalle origini: voce, ovviamente, ma soprattutto chitarra, basso e batteria.
La culla dell’heavy metal è indicata dai più come il Regno Unito, in particolare la città di Birmingham, nel cuore delle ‘metal land’, i territori delle fabbriche britanniche. Proprio da qui partirono i Black Sabbath che, insieme ai Led Zeppelin e ai Deep Purple, resero il rock duro di derivazione blues ancora più duro e riconoscibile. Tuttavia, la prima canzone heavy metal riconosciuta a livello internazionale sembrerebbe però essere precedente. Stiamo parlando di You Really Go Me dei Kinks, pubblicata nel 1964 (e coverizzata diversi anni dopo dai Van Halen):
Distorsione, ritmi veloci e cadenzati, canto enfatizzato. Questo pezzo era un emblema del cambiamento dei tempi. Tuttavia, nel corso degli anni tantissimi pezzi si sono addossati l’etichetta di primo brano heavy metal in assoluto, da Summertime Blues nella versione dei Blue Cheer a Helter Skelter dei Beatles.
Quel che è certo è che, sul finire degli anni Sessanta, il rock era arrivato a livelli di ‘durezza’ quasi estremi, grazie soprattutto all’evoluzione dei Led Zeppelin e a quella seguente dei Deep Purple. Basti pensare al primo album della band di Jimmy Page e al quarto di quella di Ritchie Blackmore, il celebre In Rock. La prima band heavy metal vera e propria anche per tematiche e immaginario, sono però considerati quasi unanimemente i Black Sabbath di Ozzy Osbourne. Basti pensare al loro primo eponimo album. Ascoltare per credere:
A cavallo tra anni Sessanta e Settanta, ma soprattutto nei primi anni Settanta, nacquero tantissimi gruppi di genere hard rock/heavy metal, di fatto segnando una grande confusione tra i giornalisti e gli stessi fan. Catalogare queste formazioni in un genere è effettivamente complicato. Si può dire con certezza che tutte queste formazioni sono state pioniere del metal per come lo conosciamo, ma musicalmente restano ancora legati alle caratteristiche tipiche dell’hard rock, che differiscono in parte da quello che sarà lo sviluppo del metal specialmente dalla seconda metà degli anni Settanta in avanti.
Poste le basi, lo sviluppo del genere non si arrestò più, complice il successo negli anni Ottanta della cosiddetta New Wave of British Heavy Metal (con Iron Maiden, Saxon e Judas Priest davanti a tutti), e alla nascita di sottogeneri destinati a restare nella storia, come il thrash metal (con i Big 4 Metallica, Megadeth, Slayer e Anthrax), l’hair metal o glam metal (Europe, Motley Crue e tanti altri).
All’evoluzione del metal verso ritmi, velocità e sonorità sporche tipiche della NWBHM contribuirono le reciproche influenze con il punk di fine anni Settanta, visibili anche nella creazione di un look tipico del ‘metallaro’ di diretta derivazione da quello del punk alla Ramones. L’influenza del punk fu tale da portare anche alla nascita dei metal più estremi, a partire dal thrash dei Metallica, o a quello quasi incatalogabile dei Venom o dei Motorhead.
Gli anni Ottanta, apice del genere per quanto riguarda l’exploit commerciale e la varietà di proposte, portò quindi alla nascita di decine, se non centinaia, di sottogeneri: dall’elegante neoclassical metal al più che estremo death metal. L’ultima grande evoluzione del metal, come sottogeneri di successo commerciale, è il cosiddetto nu metal, nato verso la metà degli anni Novanta, come riposta al successo del grunge e del postgrunge e soprattutto all’evoluzione dell’hip hop che, dopo i crossover degli anni precedenti, venne assimilato da diverse band metal, come i Korn, i Limp Bizkit e poi i Linkin Park. Un fenomeno che arrivò all’apice attorno al Duemila, con frutti che ancora oggi possiamo sentire nel substrato culturale di gruppi più giovani. Ascoltiamo In the End dei Linkin Park:
Sottogeneri della musica metal
Come detto, più ancora di altri generi musicali il metal ha dato vita a un numero quasi incalcolabile di sottogeneri, tutti con caratteristiche peculiari. Proviamo a ricordarne alcuni: thrash, black, death, doom, epic, hair, power, progressive, avantgarde, grindcore, stoner, alternative, viking, nu, post, metalcore e tanti altri ancora, alcuni sottogeneri dei sottogeneri, come death doom, melodic death, symphonic black e così via.
Metal: i gruppi più famosi paese per paese
Di band metal ne sono nate nel corso dei decenni tantissime in tutto il mondo, capaci tra l’altro di creare fanbase anche più fedeli rispetto a quelle di alcune popstar. Andiamo a scoprirne alcune, dividendole per nazionalità:
Regno Unito = Black Sabbath, Deep Purple, Led Zeppelin, Judas Priest, Motorhead, Venom, Iron Maiden, Saxon, Def Leppard, Napalm Death, Paradise Lost, Bullet for My Valentine;
Germania = Kreator, Blind Guardian, Helloween, Gamma Ray, Accept, Scorpions, Rammstein;
Svezia = Entombed, In Flames, Arch Enemy, Opeth, Europe;
Norvegia = Mayhem, Burzum, Emperor, Dimmu Borgir;
Finlandia = Sonata Arctica, Children of Bodom, Stratovarius, Nightwish, Lordi, H.I.M., Hanoi Rocks;
Danimarca = Mercyful Fate, Pretty Maids, Mnemic, Volbeat;
Stati Uniti = Metallica, Megadeth, Anthrax, Slayer, Testament, Morbid Angel, Death, Cannibal Corpse, Machine Head, Pantera, Manowar, Black Label Society, Dream Theater, System of a Down, Korn, Slipknot.
Molti altri gruppi famosi provengono poi da paesi o continenti che hanno una scena metal a livello mainstream meno sviluppata. Basti pensare ai brasiliani Angra o Sepultura o ai canadesi Exciter.
Gruppi metal in Italia
Dagli anni Ottanta in poi in Italia sono nati tantissimi gruppi metal, pochi però capaci di arrivare al successo a livello mainstream. Vale la pena ricordare i Vanadium di Pino Scotto, gli Strana Officina, i Death SS, e poi ancora gli Extrema, i Labyrinth, i Vision Divine o i Rhapsody, tutti in grado di imporsi anche all’estero. E a proposito di gruppi famosi, non si possono non menzionare i Lacuna Coil, capaci di imporsi a livello mondiale partendo dagli Stati Uniti.