I compagni di band che si odiano: storie di artisti che si sono esibiti insieme ma che non sempre hanno avuto rapporti semplici.
Di compagni di band che si odiano, o che perlomeno non vanno d’accordo, è piena la storia della musica, soprattutto nel mondo del rock. Spesso infatti gli interessi personali prevalgono su quelli del gruppo, portando a crisi, scioglimenti o anche solo a litigi epici.
Da Ozzy Osbourne e Tony Iommi, a Eddie van Halen e qualunque membro della sua band che non portasse il suo cognome, passando ovviamente per i Beatles e per il mistero Brian Jones nei Rolling Stones, sono davvero tanti i casi problemi tra i componenti dello stesso gruppo. Ecco cinque dei più famosi e clamorosi.
Compagni di band che si odiano
Kiss
Partiamo dai Kiss. Nella formazione ‘truccata’ più amata della storia c’era un duo che comandava su tutto e tutti: quello formato da Paul Stanley e Gene Simmons. Se i due sono sempre rimasti in formazione e gli altri hanno ruotato, un motivo ci sarà.
Una vera dittatura artistica la loro, che ha causato la ‘cacciata’ di Peter Criss, il primo batterista, vittima delle sue stesse dipendenze, ma anche l’allontanamento dello storico Spaceman Ace Frehley, che avrebbe voluto avere più peso di quanto i due gli concedessero.
Ecco il video di un loro classico, I Love It Loud:
Simon and Garfunkel
Uscendo dai confini del rock, come non poter citare Simon e Garfunkel, che hanno condiviso il palco per anni diventando iconici nel mondo della musica proprio come duo. Eppure, dalla fine degli anni Sessanta il loro rapporto si è deteriorato al punto da portare allo scioglimento definitivo.
Sarà un caso che nella loro canzone più famosa si celebri il suono del silenzio? Ecco un’esibizione sulle note della straordinaria The Sound of Silence:
Pink Floyd
Quella dei Pink Floyd è una storia clamorosa. Dopo l’iniziale periodo a guida Syd Barrett, la band si è infatti incanalata su un percorso che da totalmente democratico (si pensi ad Ummagumma) è diventato autoritario, con Roger Waters nei panni del leader assoluto: scriveva le musiche, i testi, tutto. E ovviamente si prendeva la gran parte delle royalties.
Una situazione che porta prima all’addio di Richard Wright, poi a quello di David Gilmour, infine a quello dello stesso Roger Waters, con conseguente ritorno dei primi due.
Di seguito The Final Cut, un album praticamente solista di Waters ma a nome Pink Floyd:
Guns N’ Roses
“I Guns N’ Roses sono io“. Chissà se qualche volta questa frase sarà uscita dalla bocca di Axl Rose. Di certo l’avrà pensata molte volte. La band americana infatti ha vissuto per anni sotto l’egemonia del cantante, che pure doveva condividere la scena con un personaggio molto vistoso come il chitarrista Slash.
Così, tra liti e reunion più recenti, quel che viene in mente è un album, Chinese Democracy, uscito dopo anni e anni di attesa praticamente con soli Axl e Dizzy Reed come membri originali della band. Oggi fortunatamente il buon Rose sembrerebbe comunque essersi dato una calmata. Ma attenzione a possibili nuovi colpi di testa…
Di seguito Chinese Democracy:
Oasis
Ma non c’è nessuno che si odia di più dei fratelli Gallagher. Noel e Liam devono alla loro rivalità parte della loro fortuna. Se all’inizio poteva però essere percepita come qualcosa di finto e affettato, oggi appare più reale che mai l’odio che, perlomeno Noel, cova nei confronti del fratellino minore.
Basti pensare alle recenti dichiarazioni in cui ha affermato di aver voluto bene alla madre fino alla nascita di Liam per far capire quanto Noel proprio non lo sopporti il consanguineo. Chissà che un giorno però la ‘chitarra di guerra’ non possa essere sotterrata per far spazio a una nuova reunion della band. I fan lo sperano, ma oggi è quanto di più irrealistico si possa immaginare…