Chi era Sid Vicious: la vita privata del bassista dei Sex Pistols
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La triste storia di Sid Vicious, l’icona del punk britannico

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Sid Vicious: la carriera, la vita privata e le curiosità sulla meteora del punk, un’icona di stile e di atteggiamento che non sapeva suonare.

Nella letteratura sulla storia della musica, il capitolo relativo al punk vede tra i simboli della scena inglese un artista tanto controverso quanto amato dai fan: Sid Vicious. Un ragazzo che ha saputo tracciare un solco tra il prima e il dopo, influenzando tantissimi artisti degli anni a venire. Andiamo a ripercorrere insieme la sua fulminea carriera e soprattutto la sua tragica vita privata.

Chi era Sid Vicious

John Simon Ritchie nacque a Londra il 10 maggio 1957 sotto il segno del Toro. Figlio di una guardia di Buckingham Palace suonatore semiprofessionista di trombone, ebbe un’infanzia tormentata. Poco dopo la sua nascita, infatti, il padre abbandonò la famiglia. Sid fu costretto a trasferirsi a Ibiza con la madre Anne, tossicodipendente.

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Tornati a Londra, John iniziò a lasciarsi affascinare dai movimenti musicali degli anni Settanta. Fondamentale fu l’incontro nel 1975 con John Lydon, che lo fece entrare in contatto con i primi fermenti del punk inglese.

Nel 1977, quando Glen Matlock venne allontanato dai Sex Pistols, Lydon gli chiese di unirsi alla band in qualità di bassista. Fino a quel momento, Sid aveva solo abbozzato una carriera da batterista, e non sapeva minimamente dove mettere le mani sul basso. Ma per John era lui l’uomo giusto per il gruppo, grazie al suo aspetto che avrebbe certamente richiamato l’attenzione dei media.

Qualche mese dopo, in effetti, Sid riuscì a imparare alcune linee e il gruppo diede alla luce Never Mind the Bollocks, pietra miliare della musica punk. Di seguito il video di God Save the Queen:

I suoi comportamenti fuori le righe, anche a causa della dipendenza da alcol e droga, causarono però diversi problemi al gruppo. Durante il loro primo tour americano, Sid più volte diede vita a spettacoli masochisti sul palco e arrivò anche a insultare la folla.

Dopo essere entrato in coma a causa di un’overdose, Lydon e Vicious ruppero definitivamente. Sid per un periodo breve si trasferì a Parigi e qui incise una cover celebre di My Way:

Volato a New York, provò a metter su altre band per poter continuare la sua carriera. Quando il corpo della sua ragazza venne trovato senza vita, Sid fu arrestato come unico indagato per l’omicidio, ma la EMI riuscì a farlo uscire subito pagando una cauzione.

Il colpo fu durissimo per il bassista, che reagì affogando disperatamente in una serie di overdose che finirono per ucciderlo il 2 febbraio 1979. Il 7 febbraio venne celebrato il suo funerale in New Jersey e il suo corpo venne cremato. Non si conosce ancora quale sia stato il destino delle sue ceneri: c’è chi pensa che siano state sparse sulla tomba della storia ragazza Nancy e chi invece ritiene che siano state prese in custodia da Anne ma poi perse nell’aeroporto di Heathrow.

La vita privata di Sid Vicious: Nancy, il suo grande amore

La triste storia di Sid e Nancy Spungen iniziò quando, durante un concerto degli Heartbreakers nel 1977, i due si incontrarono tra la folla. Nancy era una groupie, e rimase subito colpita dal fascino di Sid. Purtroppo, la ragazza soffriva di dipendenza da eroina, e fu lei a far cadere nella trappola mortale anche Sid. Anche per questo motivo, la loro relazione non fu mai vista di buon occhio dal resto dei Sex Pistols, che in tutti i modi tentarono di farli separare, invano. Piuttosto che lasciare il proprio amore, Sid accettò di abbandonare il gruppo.

Il 12 ottobre 1978 la ragazza venne trovata morta accoltellata a New York. Sid, in stato confusionale, non ricordava minimamente cosa fosse accaduto. Venne arrestato, e poi rilasciato su cauzione. Una volta fuori, tentò di suicidarsi con un rasoio, senza riuscirci. Si rifidanzò con una nuova ragazza, Michelle Robinson, ma la felicità ormai era lontana dalla sua vita. La loro relazione non durò più di qualche settimana.

In un biglietto scritto prima della sua morte, Sid chiese di venire sepolto accanto alla ‘sua’ Nancy, vestito con i suoi abiti soliti: jeans, giacca di pelle e anfibi. Le sue ultime volontà non vennero però eseguite, perché la madre di Nancy non aveva mai visto di buon occhio la loro storia.

Sai che…

– Sid Vicious era alto 1 metro e 88.

– Agli inizi degli anni Settanta s’innamorò del glam rock di artisti come Bowie e Roxy Music.

– Il nome Sid Vicious gli venne dato da John Lydon. A ispirarlo fu il criceto di Sid, che il cantante dei Sex Pistols considerava malvagio, ovvero ‘vicious’.

– Secondo alcuni Sid sarebbe stato il primo ‘pogare‘ in un concerto.

– Pare che una delle dosi di eroina fatali gli fosse stata consegnata dalla madre il 1° febbraio.

Di seguito Something Else di Sid Vicious:

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