Richard Wright: la biografia, la vita privata e le curiosità sullo storico tastierista dei Pink Floyd, tra i fondatori della band.
C’è un’aura di magia attorno alla storia e alla musica dei Pink Floyd. Qual è stato l’ingrediente segreto di una band capace di ammaliare generazioni e generazioni di fan? Impossibile dirlo, ma di certo una delle armi più importanti per la band è stata il tocco incredibile di Richard Wright, il tastierista capace di disegnare tappeti sonori senza eguali. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi era Richard Wright: la biografia
Richard William Wright nacque a Londra il 28 luglio 1943 sotto il segno del Leone. Cresciuto in un quartiere borghese della capitale britannica, iniziò a suonare il pianoforte da adolescente, dopo essersi fratturato una gamba. Continuò quindi i suoi studi al London College of Music, e qui ebbe il suo primo impatto con il mondo professionale della musica. La svolta della sua vita fu però la conoscenza di Roger Waters e Nick Mason alla facoltà di architettura del politecnico di Regent Street. Il suo percorso di studi si fermò qui, per dare spazio alla carriera all’interno di una band destinata a fare la storia.
Richard Wright: la carriera
Nel 1965, i tre amici fondarono i Pink Floyd insieme a Syd Barrett. Il successo arrivò già dai primi album, e dopo aver allontanato Syd dalla band per i suoi problemi di salute, Wright divenne il principale compositore melodico del gruppo. Tra i brani in cui è maggiormente evidente il suo tocco magico vale la pena ricordare brani come Echoes e Shine on You Crazy Diamond.
Tra i brani di maggior successo commerciale dei Pink Floyd scritti proprio da Richard vi sono anche The Great Gig in the Sky e Us and Them, due dei capolavori dell’album The Dark Side of the Moon.
Da solista, la sua carriera ebbe inizio nel 1978 con l’album Wet Dream. Dopo essere stato allontanato dai Pink Floyd all’inizio degli anni Ottanta, tornò a tempo pieno nella band (con cui aveva comunque continuato a collaborare dal vivo) nel 1986, a partire dall’album A Momentary Lapse of Reason. Chiusa l’avventura nei Pink Floyd con l’album The Division Bell, Wright riprese la carriera da solista nel 1996, e si dedicò negli anni Duemila a svariati progetti, tra cui alcuni lavori individuali dei suoi ex compagni di band. Nel 2005 partecipò alla storica reunion dei Pink Floyd al Live 8, l’ultimo acuto di un gruppo immortale.
Richard Wright: la morte
Dopo una breve lotta con un cancro, Richard morì il 15 settembre 2008. Di lui parò così l’amico David Gilmour: “Nessuno può sostituire Richard Wright. È stato il mio partner musicale e amico. Nelle discussioni su chi o cosa fossero i Pink Floyd, il contributo enorme di Rick negli ultimi periodi con Roger Waters è stato spesso trascurato […] Non ho mai suonato con nessuno come lui“. Alla sua memoria fu dedicato l’ultimo disco a nome Pink Floyd, The Endless River, e anche il quarto album solista di Gilmour, Rattle That Lock.
Richard Wright: la discografia in studio da solista
1978 – Wet Dream
1996 – Broken China
La vita privata di Richard Wright: moglie e figli
Richard si sposò per la prima volta nel 1964 con Juliette Gale, che da giovane era stata una cantante. Dalla loro unione nacquero due figli, prima del divorzio nel 1982.
La sua seconda moglie fu Franka, sposata nel 1984. Rimasero insieme per dieci anni. Rick si risposò una terza volta con Mildred Hobbs nel 1995. Da questa unione nacque suo figlio Ben. Anche questo matrimonio però finì nel 2007.
Sai che…
– Richard Wright era alto 1 metro e 82.
– Nei suoi ultimi anni Rick viveva a Le Rouret, in Francia, e trascorreva parecchio tempo sul suo yacht nei pressi delle isole Vergini.
– Era un collezionista di tappeti persiani.
– Tra i suoi modelli più importanti da giovane vi furono i trombettisti jazz Chet Baker e Miles Davis, fondamentali per il suo stile compositivo originale.
– Non solo tastiera. Suonò anche la tromba, il trombone, il sax e la chitarra ritmica.
– Il suono unico degli album dei Pink Floyd è dovuto all’utilizzo dell’organo Farfisa Compact Duo, filtrato attraverso l’unità eco Binson Echorec. Ovviamente, nel corso della carriera utilizzò diversi altri strumenti.
– L’unico album dei Pink Floyd in cui non è presente è The Final Cut del 1983, disco pubblicato dopo l’allontanamento causato da alcuni problemi nella sua vita privata e dal rapporto difficile con Roger Waters.
Di seguito l’audio di Wearing the Inside Out, brano dei Floyd con la voce di Wright: