Alla scoperta della musica indie: qual è il suo significato, la sua origine e chi sono i principali protagonisti italiani di questo genere.
Negli ultimi anni, all’incirca dal 2015 al 2020, sono due i generi musicali che hanno dominato le classifiche musicali in Italia: la trap e l’indie. Se il genere portato al successo da artisti come Sfera Ebbasta e la Dark Polo Gang è ormai facilmente riconoscibile, ancora c’è discreta confusione attorno al termine indie. Cos’è veramente la musica indie? Qual è il suo significato? E chi sono i più importanti artisti indie italiani? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’indie: significato e storia
Definire l’indie è allo stesso semplice e complicato. Il significato della parola è quello più scontato: per indie si intende la musica indipendente, ovvero tutto quel mondo underground autoprodotto o prodotto da etichette di relativa importanza, non legate alle major.
Ovviamente, una definizione così generica racchiude al suo interno artisti di varia natura e provenienti da generi musicali anche opposti tra loro. Ma esistono altre caratteristiche che possano catalogare come indie un cantante o un gruppo. Perché l’indie di cui noi tutti parliamo non guarda tanto alla provenienza di una produzione, quanto a un determinato stile sia compositivo che di scrittura.
Di seguito The Charming Man degli Smiths, una delle prime band di fama mondiale a essere stata etichettata come indie:
L’indie per come lo intendiamo noi nasce nei primi anni Ottanta, con i cosiddetti movimenti indie rock e indie pop. Le radici del genere affondano nel post-punk e nella nascita di numerose etichette indipendenti attorno a riviste e piccoli negozi di dischi. Il successo arrivò grazie al settimanale britannico New Musical Express, che nel 1980 allegò a un suo numero una raccolta di canzoni di gruppi post-punk, di fatto decretandone la diffusione nazionale.
Da lì, con una storia trentennale, di band che hanno sfruttato questa etichetta per rendersi riconoscibili al pubblico ce ne sono state tantissime e in ogni mercato musicale importante, dagli Stati Uniti al Regno Unito, passando per la Svezia.
L’indie italiano: band e artisti principali
E l’Italia? Pur avendo già avuto band proto-indie negli anni Ottanta e Novanta, è solo nei Duemila l’indie italiano esplode come fenomeno di massa. Cosa contraddistingue stilisticamente questo genere nel nostro Paese? Musicalmente arrangiamenti il più delle volte semplici e poco barocchi, con richiami spesso al britpop degli anni Novanta se non ancora più indietro (fino ad arrivare al beat degli anni Sessanta).
Ma è lo stile di scrittura a differire maggiormente da quello tradizionale del pop italiano. Spesso infatti gli artisti indie puntano su immagini quotidiane e dirette, facendo venir meno anche certi tabù, con un linguaggio che attinge a pieni mani dallo slang cittadino e arriva a volte ad azzardare metafore ermetiche o no-sense. Insomma, uno scarto molto netto rispetto alla classica rima ‘cuore-amore’.
Tra i nomi che hanno trascinato il genere verso il livello mainstream, di fatto spodestando il pop melodico duro e puro dalle classifiche, vanno ricordati almeno i Baustelle, Brunori Sas, Le luci della centrale elettrica e, soprattutto, i Thegiornalisti. Di seguito la loro recente Felicità puttana:
Secondo la critica, un vero e proprio spartiacque tra l’indie italiano iniziale e il cosiddetto Itpop, il genere di cui i Thegiornalisti sono divenuti una sorta di band archetipica, è stato l’album Il sorprendente album d’esordio de I Cani, progetto del cantautore romano Niccolò Contessa.
Dall’uscita di quel disco fondamentale, è stata un’ascesa continua, con un numero sempre crescente di artisti che hanno iniziato a farsi apprezzare a livello nazionale: da Calcutta a Gazzelle, da Coez a Motta, da Carl Brave ai Canova.
Vale la pena spendere alcune parole anche per Lo Stato Sociale, il primo gruppo che ha provato a imporre prepotentemente l’indie sul palco del Festival di Sanremo, sfiorando la vittoria e aprendo le porte ad artisti, come Motta e gli Ex-Otago, che sono stati protagonisti della kermesse nel 2019.