Brunori Sas, Cheap: il significato delle canzoni
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Da Cip! a Cheap!: Brunori Sas lancia una raccolta ‘apparentemente punk’

Brunori Sas

Brunori Sas, Cheap!: il nuovo lavoro del cantautore calabrese uscito a tre anni di distanza da Cip!.

Quindici minuti per svagarsi. E soprattutto riflettere. Il regalo di Natale di Brunori Sas ai suoi fan arriva con un leggero ritardo. Per festeggiare i tre anni di Cip!, l’album che lo ha consegnato al successo mainstream, il cantautore ha deciso di ripartire da una sorta di raccolta/Ep in cui ha inserito cinque nuove canzoni registrate negli ultimi giorni. Si tratta di Cheap!, arrivato a un mese di distanza esatta da Baby Cip!, la riedizione del suo vecchio disco rivolta solo ai più piccoli.

Brunori Sas, Cheap!: il nuovo disco

Il titolo di questo nuovo intrigante progetto di Brunori è un acronimo, e sta per ‘cinque hit estemporanee apparentemente punk’. Il motivo è presto spiegato.

Brunori Sas
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Il cantautore calabrese ha infatti scritto, composto e registrato cinque canzoni in una settimana lo scorso novembre. Utilizzando un approccio molto punk, quello del ‘buona la prima’, ha quindi creato un disco a suo modo leggero, ma non banale, come ogni suo lavoro. E anzi improntato a farci riflettere su aspetti molto importanti della vita.

Le canzoni Cheap! di Brunori Sas

Ad aprire il disco è Yoko Ono, un brano ironico ma anche realista, che ragiona in modo non privo d’ironia sul ‘destino’ delle donne. In particolare, al centro del brano c’è la mentalità che ancora oggi aleggia, purtroppo, nel nostro apese e nella nostra società, e che tende a sottovalutare una figura femminile rispetto a controparti maschili.

Ode al cantautore è invece un gioco di rime e assonanze che mette al centro la figura del cantautore, spesso chiamato a fare i conti con un mercato discografico ‘limitante’. Il giallo addosso è una tipica canzone brunoriana, che mette in musica storia di vita, in questo caso d’integrazione in riferimento a persone dell’estremo oriente.

C’è poi Italiano-Latino, un pezzo in cui Dario descrive il ‘maschio latino 3.0‘, in questa nuova società iper digitalizzata, riconoscibile da caratteristiche particolari, come l’essere tutto ‘muscoli e reggaeton’. A chiudere questo pokerissimo di canzoni è Figli della borghesia, un brano emozionante che descrive una parte dell’umanità che non riesce ad adeguarsi alla realtà, troppo legata a un passato che oggi non c’è più, e che non può più tornare.

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ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2022 12:47

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