99 Posse, Comanda la gang: il nuovo singolo del collettivo partenopeo a 30 anni dalla nascita. Sulla copertina ci sono Draghi e Salvini.
30 anni e non sentirli. I 99 Posse sono più in forma che mai e, per festeggiare l’importante anniversario, hanno scelto di lanciare un nuovo singolo. Per l’etichetta Novenove è in uscita il 2 aprile Comanda la gang, un pezzo che segna il loro ritorno discografico a distanza di cinque anni da Il tempo. Le parole. Il suono. A far discutere è già la copertina, disegnata da Davide Toffolo.
99 Posse festeggiano 30 anni con Comanda la gang
Nato il 10 maggio 1991, il collettivo partenopeo è stato per anni al centro dell’epoca delle posse, la prima vera alba del movimento hip hop italiano. Per festeggiare questo importante traguardo hanno scelto di lanciare un inedito, ovviamente nel loro stile.
Sulla copertina troviamo infatti quattro volti importanti della nostra politica: Sergio Mattarella, Matteo Renzi, Mario Draghi e Matteo Salvini. Senza maglietta e pieni di tatuaggi, pronti a sfidarci. Ma scoppia subito una nuova polemica… Ecco il post pubblicato su Instagram:
Tornano i 99 Posse, ma è ancora polemica con Salvini
Il collettivo, già in passato citato in giudizio da Salvini, non demorde e continua a provocare il leader leghista, che risponde sui social così: “Ancora nel mirino dei 99 Posse, ne sono onorato. Anche se continuo a preferire De André, Vasco, Bennato e i Pink Floyd“.
Dal suo canto, ‘O Zulu, Luca Persico, ha stavolta preferito non rispondere, come riportato da NapoliToday: “Il querelante sta, ancora a quanto pare, proprio in fissa con noi. È il suo modo di esprimere l’affetto. Ed è un pochino anche il mio. Le forze in campo sono sempre state impari, i colpi bassi sono stati tanti, eppure questo amore impossibile ha continuato a vivere in ogni nostra parola“.
“Ma adesso è finita“, prosegue il rapper: “Da oggi lui per me sarà solo il querelante. Non lo chiamerò mai più lo*a. Questo privilegio lo ha perso quando mi ha trascinato in tibunale. Cattivo. E comunque sei stato solo uno dei tanti. Onorati di meno… in copertina ti ci ha messo Davide Toffolo. Io volevo Di Maio“.