Cornelius, musicista che dovrebbe essere protagonista della cerimonia di apertura di Tokyo 2020, è stato accusato di bullismo: scoppia la polemica.
Un’altra bufera mediatica ha travolto le Olimpiadi di Tokyo 2020! L’edizione più difficile di sempre dei Giochi, perennemente in bilico a causa della pandemia da Covid, che non allenta ancora la morsa nel paese nipponico, è stavolta finita al centro della critica internazionale a causa di un musicista. Si tratta di Keigo Oyamada, disc jockey e produttore conosciuto in Giappone e nel resto del mondo come Cornelius. L’uomo è stato accusato di bullismo e ha scelto di rinunciare all’incarico di compositore per la cerimonia di apertura dei Giochi, nonostante i fatti risalgano a oltre 40 anni fa…
Tokyo 2020: Cornelius accusato di bullismo
Certe cose in Giappone non vengono dimenticate e, nonostante appartengano a molti anni fa, non possono essere cancellate. Così, a oltre 40 anni di distanza, il peso delle azioni di Cornelius a scuola è stato talmente grande da portarlo a scegliere di fare un passo indietro.
A confessare era stato d’altronde lo stesso musicista negli anni Novanta, in un’intervista in cui dichiarò di aver bullizzato alcuni compagni affetti da disabilità alle elementari. Crudele, il bambino li avrebbe costretti anche ad atti osceni. Oggi, a 52 anni compiuti, Oyamada sente il peso di quelle azioni e dopo il clamore mediatico ha scritto sui social: “Ho dato le mie dimissioni agli organizzatori. Accettando consigli e opinioni di molte persone, voglio riflettere sul mio comportamento e i miei pensieri. Mi scuso sinceramente“.
Passo indietro, Cornelius confermato a Tokyo 2020
Se in un primo momento sembrava che le dimissioni fossero irremovibili, alla fine il musicista, che aveva già presentato delle scuse ufficiali nel 1995, è stato perdonato. Ha quindi scelto di ritirare le proprie dimissioni, come confermato dagli organizzatori dei Giochi: “Ha diffuso una dichiarazione di scuse. Oyamada è molto pentito. Vuole andare avanti con la preparazione della cerimonia“.
Di seguito un brano di Cornelius: