Nick Cave, le canzoni migliori: da Lime Tree Arbour a Far From Me, i brani più rappresentativi della carriera del cantautore australiano.
Scegliere le migliori canzoni dalla discografia di Nick Cave & the Bad Seeds non è un compito difficile. Ci sono oltre tre decenni di musica con cui confrontarsi e trovare un equilibrio. Le canzoni d’amore di Nick Cave sono inestricabili dagli altri suoi argomenti preferiti: la morte e la religione. Anche nella loro forma più puramente concentrata, c’è sempre una sorta di ombra che aleggia sui testi.
Suo padre, un insegnante di inglese, morì improvvisamente quando Cave aveva 19 anni. Scrivere divenne una liberazione, un modo per riempire il vuoto; l’amore, invece, diventò la sua salvezza, un modo per comunicare con Dio. Anche se, negli ultimi anni, Cave si è liberato della tempestosità della giovinezza, la sua scrittura si è sempre occupata degli estremi, perché questo è il linguaggio del cuore. Ogni amore degno di nota esplora ogni direzione immaginabile e Cave sa che è un gioco ad alto rischio di crepacuore. Nella sua scrittura, l’amore ha bisogno della tristezza proprio come la luce ha bisogno dell’oscurità.
Nick Cave, le canzoni più amate
Iniziamo la nostra lista con Lime Tree Harbour, presente nell’album The Boatman’s Call del 1997. Se dovessimo dividere la carriera dei Bad Seeds in due metà, The Boatman’s Call ne rappresenterebbe il fulcro. Il suo minimalismo accattivante e le sue tenere ruminazioni sull’amore sono in netto contrasto con il primo periodo della loro carriera, culminato un anno prima nel bagno di sangue di Murder Ballads. Anche se Cave ci aveva già mostrato molte volte che era capace di scrivere una bella ballad, non aveva mai dedicato un intero album a questo tipo di dolcezza tranquilla. La maggior parte delle canzoni include solo pianoforte, basso, con Cave che esplora le sfumature del suo baritono. Lime Tree Arbor è Cave nella sua versione più classicista, che fa leva su un linguaggio semplice ma potente.
Il video di Lime Tree Harbour:
Passiamo a Into My Arms, presente nello stesso album del 1997, The Boatmans’ Call. Into My Arms è una delle numerose canzoni dell’album in cui l’amore si combina con un contenuto teologico esplicito. I primi due versi riguardano il potere trasformativo dell’amore: “Non credo nell’esistenza degli angeli/Ma guardandoti mi chiedo se sia vero“. Ci siamo sentiti tutti come Cave in questa canzone, anche se non siamo in grado di esprimerla in modo così risoluto. Confortante o straziante, la canzone si adatta a ciò di cui hai bisogno. Abbastanza soave da essere stata la colonna sonora di innumerevoli matrimoni nel corso degli anni, è anche la canzone che Cave ha scelto di cantare al funerale del suo amico, il cantante degli INXS, Michael Hutchence.
Il video di Into My Arms:
C’è, poi, Sad Waters, canzone presene nell’album Your Funeral…My Trial, pubblicato nel 1986. Registrato quando Cave si stava avvicinando all’apice della sua dipendenza da eroina, il brano assume la forma di duetto. In questa canzone, si considera prigioniero dell’amore: una sensazione o una condizione che può essere positiva o negativa, in base ai punti di vista.
Il video di Sad Waters:
Nick Cave, Love Letter e Far From Me
Procediamo con Love Letter, brano presente nell’album No More Shall We Part del 2001. Love Letter è un chiaro punto culminante di No More Shall We Part del 2001, dove Cave infonde nell’atto di inviare una lettera d’amore, fata di intensi sentimenti e rischi. La posta in gioco è la redenzione, ma cos’è l’amore se non un gioco d’azzardo? Il testo fa leva su un linguaggio, in cui la poesia fa leva su semplici affermazioni. “Ha detto qualcosa che non volevo dire/È venuto fuori tutto nel modo sbagliato“. Fa parte dell’essere umano, è parte del vivere.
Il video di Love Letter:
Infine, menzioniamo Far From Me, canzone presente nell’album The Boatman’s Call del 1997. Il cantautore conclude la sua conferenza di Vienna con una discussione su questa canzone. Ci sono voluti quattro mesi per scriverla, la stessa durata della relazione che descrive. Il primo verso è stato scritto durante la prima settimana dove, come sempre, il dolore è presente accanto al piacere, ma i due amanti stanno ancora insieme. Li vediamo come separati dal “mondo in cui tutti sc***no con tutti gli altri”, ma ovviamente non è così semplice e la canzone continua descrivendo la fine della relazione e il momento traumatico della rottura.
Il video di Far From Me: