I concerti all'estero proseguono: la provocazione di Morrissey
Vai al contenuto

I concerti all’estero vanno avanti, tra le provocazioni di Morrissey e inviti alla ribellione

Morrissey degli Smiths

Dagli Stereophonics a Morrissey: i concerti all’estero proseguono e diversi artisti invitano i fan a ribellarsi ai promoter.

La musica non si ferma: i concerti all’estero vanno avanti. Ovviamente non ovunque. Ma in Gran Bretagna sì. Hanno creato stupore, e in alcuni casi hanno fatto indignare, le immagini delle folle immense ai live degli Stereophonics. E lo stesso si può dire per quelli di Morrissey.

L’ex Smiths è andato però oltre la band di Kelly Jones. Ha infatti lanciato delle vere provocazioni per chi si ferma a causa del Covid-19, mettendosi sulla stessa lunghezza d’onda di alcuni gruppi che hanno invitato i fan a ribellarsi.

Concerti all’estero: Morrissey provoca

Morrissey non si ferma, nemmeno davanti al Coronavirus. L’ex Smiths avrebbe dovuto suonare a Parigi il 10 marzo, ma il concerto è saltato. Lo stesso non si può dire per quello di Londra del 14 marzo, che è invece andato in scena regolarmente.

Morrissey degli Smiths
Morrissey degli Smiths

L’artista britannico ha infatti nell’occasione provocato, mostrando alcune immagini di se stesso con la mascherina e la scritta: “Morrissey, tu sei in quarantena“. Una presa in giro che ha fatto inorridire molte persone sui social. E intanto l’associazione della musica indipendente inglese ha deciso di non cancellare i propri eventi finché non verrà imposto dall’alto.

La ribellione dei Reverend Horton Heat

Come Morrissey, o forse con ancora maggior vigore, c’è però anche chi invita apertamente i fan a ribellarsi a chi vuole annullare gli eventi. È il caso dei Reverend Horton Heat, che sul proprio profilo Facebook hanno dichiarato di non volersi fermare.

Questo il messaggio della formazione psychobilly texana: “RHH non cancelleranno alcun concerto a causa del Covid-19. Ogni concerto cancellato lo è per volontà dei promoter. Incoraggiamo tutti quelli che si trovano in una giurisdizione che limita il rock and roll a reagire. Scrivete mail e chiamate le agenzie di governo locali per ricordargli che abbiamo il diritto di assembramento. Non possono stoppare il rock and roll!“. Questo il post:

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2021 18:30

Coronavirus: dai Green Day a Brian May dei Queen, il sostegno delle rockstar all’Italia