Le 5 migliori canzoni dei Marlene Kuntz: da Nuotando nell’aria a L’odio migliore, i brani più significativi della band.
Da più di 30 anni, i Marlene Kuntz sono presenti sulla scena musicale italiana e sono i principali esponenti dell’alternative rock del nostro paese. Capitanati da Cristiano Godano, il gruppo ha sfornato brani interessanti e profondi, vere perle della discografia del Bel Paese.
Nel corso della loro lunga carriera, i membri della band hanno alternato le forme più nichiliste e aggressive del rock, a quelle decisamente più raffinate e delicate del genere, avvicinandosi alla canzone d’autore. Cambiamenti che, però, non hanno mai intaccato la loro autenticità che si riflette perfettamente nelle loro canzoni.
Marlene Kuntz, le canzoni più amate
Iniziamo la nostra lista, con Nuotando nell’aria, canzone presente nell’album Catartica del 1994.
Il video di Nuotando nell’aria:
È una delle canzoni d’amore più conosciute nella band, nella quale vengono sintetizzati tanti temi, mai – però – in modo banale. Nel testo, infatti, vengono fusi poesia, passione, l’abbandono, il desiderio, l’ardore verso la persona amata.
C’è, poi, Sonica, estratta anch’essa da Catartica, album che uscì nel 1994.
Il video di Sonica:
Sonica è la terza traccia dell’album, che sintetizza, perfettamente, il sound nonché il mood della band di Cuneo. Un suono che contribuisce a una migliore e forte definizione del rock italiano, nella sua declinazione più alternative.
Passiamo a Come stavamo ieri, contenuta nell’album Il vile, pubblicato nel 1996.
Il video di Come stavamo ieri:
Nel brano, come potete ascoltare, sono fuse diverse atmosfere torbide, dark e oscure che si fondono con il sound degli inizi, ma che lasciano poco spazio a spiragli di luce.
Marlene Kuntz, Ape regina e L’odio migliore
Andiamo avanti con Ape regina. Il brano è presente nell’album Il vile del 1996.
Il video di Ape regina:
La canzone è una delle più apprezzate dai fan del gruppo di Cristiano Godano ed è quella che, nel corso del tempo, è stata sottoposta a svariate interpretazioni.
Infine, menzioniamo L’odio migliore, brano presente nell’album Ho ucciso paranoia del 1999.
Il video di L’odio migliore:
Nel testo, si parla di Paranoia e di come questa abbia torturato, a lungo, il protagonista, tanto da indurlo ad ucciderla. “Ho preso Paranoia, la mia concubina cocciuta/E l’ho accoppata, giuro, come di schianto/Ora si prepari il compianto, la vergogna del Golgota/È una volta ancora emblema nel vento/Lo meritava davvero, è tutto ciò che so. Mi torturava, non mento, e non puoi dirmi di no/Mi si notifichi pure oscena gratuità/Ma lei mi torturava, questa è la verità”.