In memoria di Luciano Pavarotti, il tenore italiano amato in tutto il mondo

In memoria di Luciano Pavarotti, il tenore italiano amato in tutto il mondo

Luciano Pavarotti è stato uno dei cantanti più importanti del mondo, di certo il più importante tenore italiano. In memoria di Big Luciano, andiamo alla scoperta della sua vita e di qualche curiosità su di lui.

Nato il 12 ottobre 1935 a Modena sotto il segno della Bilancia, Luciano Pavarotti resterà sempre nel cuore di tutti gli amanti della musica e non solo. Fra i dieci tenori più importanti della storia, oltre che membro dei Tre Tenori insieme a José Carreras e Placido Domingo, è stato un uomo conosciuto anche grazie alla sua bontà d’animo. La sua carriera vanta tantissimi riconoscimenti e successi, nonché collaborazioni di grande rilevanza, portate avanti grazie al Pavarotti & Friends. Andiamo alla scoperta alcune curiosità su di lui e sulla sua vita privata.

Chi era Luciano Pavarotti: la biografia e la carriera

Figlio di Fernando Pavarotti e Adele Venturi, entrambi morti nel 2002, e fratello della pallavolista Gabriella, Luciano venne al mondo in una famiglia non dedita al canto in maniera professionale. Il padre era un fornaio nell’Arma dei Carabinieri e cantava a livello amatoriale in un coro. Fu lui a trasmettere al figlio la passione per l’opera.

Luciano Pavarotti

Pur senza studiare al conservatorio, il giovane Luciano decise quindi molto presto di fare entrare la musica nella sua vita. Grazie all’aiuto di due maestri, Arrigo Pola ed Ettore Campogalliani, cominciò quindi a perfezionare la propria tecnica di canto e a migliorare anche nella concentrazione.

Nel 1961 ottenne il suo primo riconoscimento personale, la vittoria del Concorso Internazionale Achille Peri. Un evento che gli consentì di ottenere quella visibilità importante per farlo arrivare alla consacrazione. Pochi mesi dopo si esibì infatti sul palco del Teatro Municipale di Reggio Emilia per cantare ne La bohème. E il risultato fu un successo clamoroso.

Da qui in avanti cominciò a esibirsi in tanti teatri italiani, per poi arrivare fuori dall’Italia nel giro di due anni. Una consacrazione totale dovuta anche alla partecipazione al Sunday Night at the Palladium, uno spettacolo televisivo inglese seguito all’epoca da oltre 15 milioni di telespettatori.

In studio cominciò la sua carriera firmando con la Decca Records e registrando alcune arie con la collaborazione del direttore d’orchestra Richard Bonynge. Esordì nel 1965 nel Teatro alla Scala, ottenendo un successo straordinario, per poi imporsi in altri teatri di rilevanza internazionale come la Royal Opera House o la Metropolitan Opera House.

Collezionista di standing ovation in giro per il mondo, tra la fine degli anni Sessanta e tutti gli anni Settanta fu uno dei tenori più acclamati al mondo, presente in quasi tutte le rappresentazioni più importanti a livello mondiale. Ebbe, tra le altre cose, l’onore anche di esibirsi davanti a oltre 200mila persone a Central Park, nel 1980, e davanti a Lady Diana e Carlo d’Inghilterra nel 1984. Piccoli esempi di una carriera che è andata in crescendo decennio dopo decennio, fino a renderlo negli anni Novanta una delle grandi popstar del mondo della lirica.

La vita privata di Luciano Pavarotti: moglie e figli

Le donne davvero importanti nella vita di Luciano sono state due: la prima moglie di Pavarotti è stata Adua Veroni, al fianco della quale il tenore ha trascorso 36 anni di matrimonio. I due si sono conosciuti quando lui aveva solo 17 anni, e fu davvero un colpo di fulmine. “Ero così stonata che Luciano mi prese sotto la sua protezione”, ha dichiarato Adua come riportato da Repubblica.it. Dalla loro unione sono nati i primi tre figli di Pavarotti: Lorenza, Cristina e Giuliana.

Successivamente, verso i primi anni Novanta, la coppia attraversa un profondo periodo di crisi, in cui il cantante si avvicina a un’altra donna: Nicoletta Mantovani. Si tratta della sua assistente dell’epoca, ma presto tra i due non ci sarà soltanto più un rapporto professionale.

Arriverà così la separazione dalla sua storia compagna e nascerà una storia destinata a diventare un argomento centrale nel gossip e nella cronaca rosa di quegli anni, soprattutto dal momento che Nicoletta ha… 30 anni in meno di Pavarotti! L’inizio sarà un bacio alle Barbados, paparazzato e finito sui giornali di tutto il mondo.

Da lì la battaglia legale per il divorzio con Adua, finché nel 2003 Nicoletta e Luciano diventano genitori di Alice Pavarotti, quarta bambina del tenore. Purtroppo però, ad accompagnare la lieta notizia, ci sarà anche la morte di Riccardo, il secondo bimbo che Nicoletta aspettava, e che perderà la vita proprio durante il parto. Un anno dopo, nel 2014, i due convoleranno a nozze, e Nicoletta rimarrà al fianco di Luciano fino alla fine dei suoi giorni.

Casa Pavarotti: per rivivere oggi la sua storia immensa

Con la volontà di mantenere vivo per sempre il ricordo di uno dei più grandi tenori del mondo, la Fondazione Luciano Pavarotti ha deciso di inaugurare una casa-museo, trasformando la abitazione dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in un museo.

Si tratta di una villa situata nelle campagne modenesi, un luogo che era stato terminato nel 2005 e dove Luciano ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Proprio in quei terreni, il cantante aveva costruito diverse scuderie e aperto una scuola di equitazione, spinto dalla sua passione per i cavalli. Per info su visite o altro, ecco il sito ufficiale di Casa Museo Luciano Pavarotti.

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Quando è morto Pavarotti

La morte di Pavarotti è avvenuta il 6 settembre del 2007, alle 5 del mattino nella sua villa alle porte di Modena. A fermare il suo cuore fu un tumore al pancreas contro il quale Luciano combatté duramente, ma che alla fine prevalse su di lui.

Ad annunciare pubblicamente la sua morte fu il manager Terry Robson, che riportò anche le parole di Big Luciano: “Penso che una vita per la musica sia un’esistenza spesa meravigliosamente ed è questo a cui ho dedicato la mia vita”. E qualcuno ha aggiunto che se Luciano non fosse esistito, avremmo dovuto inventarlo…

Modena fu colma di affetto nei confronti del suo Luciano: furono in centomila a visitare la camera ardente dove Pavarotti riposava, per concedere a tutti i suoi fan ed estimatori, un ultimo grande saluto.

Sai che…

– Pavarotti avrebbe potuto diventare un insegnante. In particolare studiò per insegnare educazione fisica alle scuole elementari.

– Il personaggio di Rodolfo ne La bohème non è stato solo il suo primo personaggio in un’opera di grande importanza, ma anche il più rappresentativo del suo repertorio, tanto da ritenerlo nel corso della sua carriera una sorta di suo alter ego.

– Su Instagram esiste un account ufficiale dedicato alla sua memoria.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Luciano Pavarotti, ecco una playlist presente su Spotify: