Le migliori canzoni dei Killers: da Mr. Brightside a When You Were Young, le canzoni più rappresentative del gruppo di Brandon Flowers.

The Killers sono una rock band alternative indie, formata a Las Vegas nel 2001 dal frontman Brandon Flowers (voce solista, tastiera), Dave Keuning (chitarra solista) e Mark Stroermer (basso), con Ronnie Vannucci Jr. (batteria) aggiuntosi un anno dopo.

Il suono alternative rock della band permise loro di distinguersi dal nu-metal e dal rap che – all’epoca – erano popolari e presto attirarono l’attenzione di un rappresentante di A&R di Warner Brothers che si offrì di aiutarli a farsi strada nel mondo della musica, diventando – infine – il loro manager.

Nonostante abbiano inviato demo a varie etichette statunitensi, la band è rimasta insignificante fino a quando non hanno catturato l’interesse dell’etichetta indipendente britannica, Lizard Kill Records.

Dopo qualche tempo, la band firmò finalmente il contratto con la Island Def Jam e il loro primo album – Hot Fuss – (2004) fu rilasciato a livello internazionale, trascorrendo più settimane di qualsiasi altro disco nelle classifiche degli album del Regno Unito in quel decennio.

The Killers
The Killers (Credit Danny Clinch)

Hot Fuss è un mix unico di alternative e indie, con alcune nuove influenze wave e post-punk. L’album, insieme all’apparenza di Flowers, è stato molto teatrale ed esagerato, quindi è stata una sorpresa quando il secondo album della band, Sam’s Town, è stato più spogliato, con elementi synth meno grandiosi e nessuna sintonizzazione automatica.

Killers, le canzoni più amate

Partiamo con Mr. Brightside. Chiunque abbia mai frequentato i club nel Regno Unito avrà familiarità con questa particolare canzone dei Killers, visto che era un brano continuamente riprodotto. Il suo riff di chitarra elettrica leggera segnala l’inizio di un inevitabile riempimento della stanza per cantare insieme.

Il video di Mr. Brightside:

Ma cosa ha reso questa canzone così popolare? Bene, anche solo ascoltarla dovrebbe farvi capire il perché.

Dagli accordi di chitarra che risuonano sempre presenti ai profondi riff di basso gutturale, c’è qualcosa di immediatamente avvincente nello strumentale della canzone.

Inoltre, la leggera distorsione della voce di Flowers conferisce alla stessa una sensazione spigolosa e il testo – quasi rap – rende la canzone, non solo facile da imparare, ma anche un vero piacere da ripetere.

Passiamo a Somebody Told Me. Il secondo singolo della band inizia con un’introduzione immediata e glamour, piena di pulsazioni e vibrazioni.

La canzone racconta la storia di un ragazzo che vede una ragazza in un club e desidera la sua attenzione, quindi è appropriato che Somebody Told Me sia una delle canzoni più ballabili della band.

Il video di Somebody Told Me:

Al suo ritornello è particolarmente difficile resistere grazie agli accordi funky di chitarra e al rigoglioso lavoro di batteria.

C’è, poi, Smile Like You Mean It. Presumibilmente scritto in soli otto minuti, il brano è stato pubblicato come terzo singolo di Hot Fuss negli Stati Uniti e il quarto nel Regno Unito.

Il video di Smile Like You Mean It:

La traccia presenta quello che è senza dubbio il riff di synth più famoso della band, una melodia semplice ma efficace che sale e percorre la canzone, formando – persino – una parte chiave del ritornello, dove collega i ripetuti hook vocali.

È una canzone frastagliata che riesce a essere sia ottimista che malinconica. Flowers riflette sul suo passaggio dall’infanzia all’età adulta, una crescita che non è mai facile da attuare e di come non è più in grado di esprimere le sue vere emozioni, costringendosi a sorridere nonostante tutto.

Killers, Human e When You Were Young

Human è una nuova ondata di successo, synth-pop smash. È stato coprodotto da Stuart Price, noto anche come Jacques Lu Cont, l’uomo responsabile del campionamento di Hung Up, canzone degli Abba, riproposta da Madonna, nonché di innumerevoli brani di artisti come Kylie Minogue, The Pet Shop Boys e Scissor Sisters.

Il video di Human:

Con un coproduttore come questo, non sorprende che Human sia una melodia pop leggera e infinitamente ballabile, con lussuosi pad synth e piacevoli e sottili riff di chitarra.

Infine, citiamo When You Were Young, il singolo principale del secondo album della band

Il video di When You Were Young:

C’è qualcosa di simile a Springsteen nella traccia, che tenta di immergersi nella mitologia sonora di un’America perduta, con la narrazione che utilizza una relazione per discutere di come le aspettative della gioventù si confrontano con la realtà dell’età adulta.

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ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2022 13:07


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