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Amadeus racconta il suo Sanremo: “Sarà aperto alla trap e alle canzoni melodiche”

Amadeus

Amadeus è il presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2020: ecco le sue prime dichiarazioni sulla manifestazione.

Sarà un Festival all’insegna della modernità e della tradizione. Lo ha annunciato il direttore artistico e presentatore di Sanremo 2020, Amadeus, che il 2 agosto è stato ufficializzato in questo doppio ruolo sognato per una vita intera.

Il noto conduttore ed ex dj ha parlato per la prima volta da responsabile del Festival in un’intervista concessa a Il Mattino. Ecco le sue dichiarazioni più importanti.

Sanremo 2020, Amadeus tra trap e tradizione

Il ruolo di direttore artistico permetterà ad Amadeus, affiancato ovviamente da un team di esperti, di selezionare le canzoni e gli artisti che prenderanno parte alla kermesse del 70esimo anniversario.

Una kermesse che ovviamente guarderà ancora al passato sì, ma senza dimenticare la modernità. Il percorso di Amadeus sarà infatti nel solco di quanto fatto negli ultimi anni da Claudio Baglioni, che ha avuto il coraggio di portare sul palco dell’Ariston artisti del calibro di Achille Lauro, degli Zen Circus e di Ghemon.

Spiega Amadeus: “Sarà il Sanremo di tutti, come sempre dovrebbe essere la tv del servizio pubblico. Guarderò alla musica che trasmettono le radio, che i giovani ascoltano sui telefonini, che Baglioni in qualche modo aveva già sdoganato nell’ultima edizione, la seconda affidata a lui: la trap, il rap, l’indie e l’elettronica“.

Ma negli ultimi anni il noto conduttore si è specializzato anche nel rilanciare vecchie glorie o meteore della musica italiana, in programmi come Music Farm oppure Ora o mai più. E allora è ovvio che non mancheranno le classiche canzoni melodiche.

Se Sanremo è Sanremo, come ci ha insegnato superPippo, lo è grazie alle canzoni che sono rimaste negli anni“, aggiunge Amadeus, “il mio compito sarà scovare quante più canzoni capaci di resistere all’usura del tempo, trap o veteromelodiche che siano, senza snobismi e pregiudizi“.

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Amadeus con Fiorello

Da quanto è emerso, Amadeus verrà affiancato in ogni serata, dal 4 all’8 febbraio, da un co-conduttore diverso, un personaggio che ha fatto in un modo o nell’altro la storia del Festival o della televisione. Baudo? Più che possibile.

Ma tra i nomi più caldi degli ultimi giorni c’è soprattutto quello di Fiorello, che tramite social aveva anticipato un suo coinvolgimento. E Amadeus non lo nega: “Rosario è più di un amico, è quasi un fratello. E amici e fratelli non si invitano: per loro le porte sono sempre aperte“.

Di seguito Rolls Royce, una delle canzoni più apprezzate dell’ultimo Festival:

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:38

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