Quello che devi sapere su Jim Morrison, l’immortale Re Lucertola dei Doors

Quello che devi sapere su Jim Morrison, l’immortale Re Lucertola dei Doors

Jim Morrison: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità su una delle più grandi icone della storia del rock.

Nato a Melbourne l’8 dicembre del 1943 sotto il segno del Sagittario, Jim Morrison è stato uno dei cantanti e artisti più importanti e controversi della storia della musica. Frontman dei Doors, la sua è stata una vita prestata interamente all’arte e alla protesta, e non a caso ancora oggi è ricordato come il leader della più importante rock band americana, ma anche come uno dei volti principali della protesta giovanile degli anni Sessanta. Il cantante si è spento il 3 luglio del 1971. Andiamo alla scoperta di qualche curiosità su di lui che forse non sapevi.

Chi era Jim Morrison: biografia e carriera

James Douglas Morrison nacque a Melbourne, in Florida, in una famiglia di origini inglesi, scozzesi, irlandesi e tedesche. Suo padre era un ammiraglio in servizio presso la Marina degli USA, mentre la madre era figlia di un avvocato del Wisconsin. Adolescente dalla mente brillante ma dall’animo inquieto, durante gli anni dell’Università, in California, conobbe Ray Manzarek. Affascinato dalla sua voce, il giovane tastierista gli chiese di formare con lui un gruppo nel 1965. A loro si unirono poco dopo il batterista John Densmore e il chitarrista Robby Krieger: nacquero così i The Doors.

Microfono cantante

Il nome della band fu scelto dallo stesso Morrison, come citazione di una poesia di William Blake: “If the doors of perception were cleansed, everything would appear to man as it is: infinite“. Dopo le prime esperienze nei locali più impaortanti della California, come il Whiskey a Go Go, il gruppo venne messo sotto contratto dalla Elektra Records.

Nel 1967 uscì il primo eponimo album, e il successo fu straordinario. Ma ancor di più fu straordinaria l’eco che ebbero, in quegli anni, le esibizioni di Morrison e dei compagni in concerto. Tra rituali di natura sciamanica, danze rituali e comportamenti sopra le righe, Jim divenne in men che non si dica un idolo tra i giovani e un incubo per le forze dell’ordine.

In questi anni Jim era incontrollabile. Basti pensare a quanto accaduto il 29 luglio 1967 durante una loro ospitata all’Ed Sullivan Show. Prima dell’esibizione sulle note di Light My Fire, fu chiesto all’artista di cambiare la parola “higher” con “better”, in quanto la prima poteva essere collegata nello slang giovanile allo sballo fornito da droga e alcol. Inizialmente i Doors sembrarono acconentire, ma Morrison non accettò la censura e la pronunciò lo stesso, fregandosene delle conseguenze.

A questo episodio fecero seguito anni di grandi controversie e grandissimo successo, con concerti rimasti nella storia e nella memoria collettiva, album di altissima qualità, poesie acclamate anche dalla critica e un eccesso di alcol e droghe che cominciarono a minare l’attività della band.

L’insuccesso del quarto album, pubblicato nel 1969, si spiega anche con i troppi episodi clamorosi che, nel bene o nel male, colpirono la band a causa del carattere esuberante di Morrison. Nell’estate dello stesso anno quest’ultimo, a causa dell’abuso di sostanze, cominciò un lento degrado. Iniziò a ingrassare, ma decise di non frenarsi nei suoi eccessi.

Dal 1970 il suo stato di salute cominciò a peggiorare visibilmente, sia dal punto di vista fisico che mentale. Riuscì in qualche modo a portare a termine i concerti in programma per il Roadhouse Blues Tour, ma dovette dare forfait ad alcune date successive all’estate. La sua ultima apparizione pubblica fu il 12 dicembre 1970 al Warehouse di New Orleans. Nell’occasione biascicò frasi senza senso e crollò a terra a metà concerto.

Da quel momento gli altri membri dei Doors decisero di dedicarsi solo all’attività in studio. Di lì a poco Morrison decise di trasferirsi a Parigi, e qui trascorse gli ultimi mesi della sua vita, tra alcol, droghe e una salute sempre più fragile.

La morte di Jim Morrison

La morte di Jim Morrison, avvenuta a soli 27 anni, è stata una delle più tristi pagine del rock. Il cantante è stato ritrovato a Parigi, senza vita, dentro la sua vasca da bagno. Attacco cardiaco? Overdose? Le cause non sono mai state chiarite del tutto.

Frank Lisciandro ha poi rivelato come Jim Morrison fosse soggetto ad attacchi d’asma, e che per curarli utilizzava il Marax, un prodotto che in combinazione con l’alcol può diventare letale. E ancora in molti sospettano che questa possa essere una delle cause della morte…

Ufficialmente i medici affermarono però che a causare il decesso sarebbe stato un infarto dovuto agli sbalzi di temperatura del bagno caldo.

La vita privata di Jim Morrison: fidanzata e figli

La storica compagna di Jim Morrison era Pamela Courson, donna che resterà accanto al cantante fino agli ultimi giorni della sua vita. La loro è stata una relazione ricca di amore e tante difficoltà, e questo non solo a causa degli eccessi di Jim, che era solito esagerare con l’abuso di alcool e droghe, ma anche perché Morrison era… un vero donnaiolo.

Il cantante, inutile negarlo, aveva una vera e propria ossessione per le donne. E nonostante la sua relazione solida con Pamela, era solito andare con fan, groupies e colleghe, fra cui Janis Joplin. Pensate che nel momento della sua morte arrivarono tantissime cause di donne che lo accusavano di essere il padre dei loro figli.

A testimonianza di questo c’è anche il Phone Booth, il locale preferito di Jim dove il cantante si recava con gli amici per importunare le spogliarelliste. Tuttavia, la storia più incredibile riguardo la sua vita privata resterà sempre legata a Pamela. Pare infatti che durante le registrazioni di You’re Lost, Little Girl, Jim non riuscisse a registrare con il giusto timbro di voce, che doveva essere più delicato del solito.

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Sai che…

– Jim era soprannominato Re Lucertola, a causa del suo modo di stare sul palco e della sua grande passione per i rettili.

– Sebbene sia rimasto nell’immaginario come una rockstar dedita a ogni tipo di eccesso, il cantante era piuttosto intelligente. Pensate che alle superiori gli fu certificato un quoziente intellettivo di 149.

– – Jim Morrison è vivo? Ebbene sì, fra le tante teorie esiste anche quella che la sua morte sia stata una messa in scena per sfuggire alla CIA, che in quel periodo sarebbe stata incaricata di far fuori tutti i personaggi controversi del mondo dello spettacolo e simboli della cosiddetta controcultura, fra cui Janis Joplin e ovviamente anche Jim. Il cantante sarebbe dunque vivo e vegeto, su un’isola, e magari insieme a Paul McCartney

– La tomba di Jim Morrison è considerata il quarto luogo più importante di Parigi, preceduta solo dalla Tour Eiffel, dalla cattedrale di Notre Dame dal Louvre.

– Un cantante… da Guinness dei primati. Jim è infatti il primo artista a essere stato arrestato sul palco. Il fatto risale al dicembre del 1967, dopo essersi azzuffato con un poliziotto che aveva sorpreso il cantante a fare sesso con una ragazza nel bagno del backstage. Quando salì sul palco, Morrison lo raccontò al microfono e fu subito arrestato per atti osceni in luogo pubblico. Tuttavia l’accusa cadde subito dopo per assenza di prove che lo potessero incastrare.

– Su Instagram Jim Morrison vanta un account ufficiale a lui dedicato. Da qualche tempo esiste un suo profilo anche su TikTok.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Jim Morrison, ecco una playlist presente su Spotify:

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