I Foo Fighters ritroveranno il palco il 4 luglio a Washington: le date cancellate in Europa sono costate una perdita di 10 milioni di dollari.
Fiumi e fiumi di inchiostro spesi per narrare le vicende di Dave Grohl e dei Foo Fighters: dal concerto in Svezia durante il quale il leader è caduto dal palco fratturandosi una gamba, alla cancellazione delle successive date europee visto che a Grohl – questo il responso medico – serviva assoluto riposo. Per passare dalla curiosa iniziativa di firmare il gesso dell’artista e per finire con il tweet che ribadiva il ritorno in scena il prossimo 4 luglio in America, a Washington.
La foto della radiografia di Grohl, diffusa dalla band subito dopo l’incidente svedese.
https://instagram.com/p/32Nxnyyk0f/?taken-by=foofighters
Ma quanto è costato ai Foo Fighters cancellare le tappe del tour dopo l’incidente di Goteborg? Non poco, dato che il gruppo ha dovuto rinunciare ad una apparizione allo stadio di Wembley, a Londra, nonché – sempre in UK – al festival di Glastonbury, oltre al Festival di San Gallo, in Svizzera, al Rock Werchter in Belgio e al concerto al “Murrayfield Stadium” di Edinburgo. Secondo gli esperti le perdite sono state di circa 750 mila dollari a data, un milione e 250mila dollari invece per le due date a Wembley. Considerato anche il trasporto della strumentazione, che dovrà ora attraversare l’Atlantico in vista delle nuove tappe, si stima che nel totale la perdita sia stata di 10 milioni di dollari.
E forse è anche per questo che, nonostante Dave Grohl avrebbe avuto bisogno di riposare almeno fino alle metà del mese di luglio, i Foo Fighters hanno deciso di riprendere la tournée a partire dal prossimo 4 luglio, giornata della celebrazione non solo dell’Indipendenza americana ma anche dei vent’anni del gruppo. In questo modo non saranno cancellate altre tappe e non ci saranno altre perdite di natura economica.
I Foo Fighters torneranno in Europa dopo l’estate e saranno in Italia il 13 e il 14 novembre, a Casalecchio di Reno e a Torino.