Quaranta milioni di dollari la richiesta della famiglia Gaye come risarcimento per il plagio ‘Blurred Lines’, singolo prodotto da Robin Thicke e Pharrell Williams.
I guadagni dei due artisti Robin Thicke e Pharrell Williams sono stati resi pubblici ieri per via della richiesta di comparizione eseguita dalla Creative Artists Agency. Dagli atti risulta che entrambi, grazie a ‘Blurred Lines‘, hanno guadagnato circa 5 milioni di dollari a testa mentre per il terzo artista in causa, il rapper T.I., ammontano solamente a 700 mila dollari. E’ la prima volta che vengono resi pubblici i guadagni che una canzone rende a degli artisti, e le somme sono da capogiro.
I figli del leggendario Marvin Gaye, nell’agosto del 2013 accusarono i due artisti di aver copiato brutalmente il successo del 1977 ‘Got To Give It Up‘, da qui la richiesta di 40 milioni di dollari come risarcimento. La cifra potrebbe sembrare spropositata considerate le vendite effettive del brano, ma i legali della famiglia Gaye hanno ipotizzato anche i proventi dovuti alla vendita dei biglietti del tour di Thicke successivo all’uscita del singolo e che ammonterebbero a 11 milioni di dollari, cifra che andrebbe a sommarsi con gli 8 milioni per i diritti di edizione, più una richiesta ingente di danni d’immagine.
Sembra che per scagionare ‘Blurred Lines’ dall’accusa di plagio, Robin Thicke abbia eseguito nell’aula del tribunale dei medley di brani degli U2 dei Beatles e di Bob Marley per evidenziare come molte melodie e accordi siano condivisi. Thicke nel settembre scorso avrebbe già regalato un colpo di scena, dichiarando che per via dei problemi di alcol che lo affligenvano nel periodo di produzione non avrebbe messo nemmeno un’idea al brano, quasi tutta l’opera sarebbe da imputare a Pharrell Williams, il quale gli avrebbe comunque regalato il 50% della paternità.
La causa dovrebbe concludersi il 6 marzo.
Chi la spunterà?