Il potente messaggio di Cosmo nella sua nuova canzone ‘Brucia tutto’ contro l’ipocrisia e l’orrore del conflitto in Palestina.
Cosmo, il noto cantautore piemontese, ha recentemente pubblicato un brano che di certo non passa inosservato. Intitolato Brucia tutto, il pezzo è una risposta rabbiosa e potente alla situazione in Palestina. L’artista ha scelto di distribuire la canzone esclusivamente su YouTube e Bandcamp, evitando che venga decontestualizzata da algoritmi e playlist.
Questo brano, che Cosmo definisce un ‘urlo in faccia all’ipocrisia e all’orrore’, non è solo una canzone, ma un mezzo per attirare l’attenzione su una crisi umanitaria. Inoltre, i proventi del brano saranno devoluti a Medical Aid for Palestinians (MAP), sottolineando l’impegno concreto dell’artista verso la causa palestinese.
Nel presentare Brucia tutto, Cosmo ha spiegato di aver scritto la canzone perché è ciò che sa fare meglio, rispondendo così alla necessità di esprimere la sua indignazione. Il brano è un inno alla lotta, un modo per partecipare e infondere energia in un momento in cui lo ritiene essenziale. “Volevo portare a galla nel modo più forte possibile il punto di non ritorno”, ha dichiarato l’artista. Cosmo mette in luce la violazione del diritto internazionale e l’abbandono delle vittime, domandandosi cosa succede quando un intero popolo viene massacrato senza conseguenze per i colpevoli.

Le forti immagini della canzone
Le parole di Cosmo nel brano sono cariche di rabbia e di rivolta. La prima strofa evoca immagini potenti e scioccanti: “Una pallottola in testa a Bibi / E una a tutti gli amici di Bibi”. Queste frasi sottolineano la frustrazione verso un mondo in cui sembra non esserci più alcun limite morale. Cosmo critica l’Occidente, rappresentandolo come chiuso “dentro al buco nero”, un simbolo dell’indifferenza e della mancanza di azione concreta. La canzone è un grido di protesta contro un sistema che sembra non voler cambiare.
L’importanza del contesto e il rifiuto degli algoritmi
Cosmo ha deciso di non pubblicare Brucia tutto sulle piattaforme di streaming più comuni, come Spotify o Apple Music, per evitare che il brano venga decontestualizzato e ridotto a semplice intrattenimento. Questa scelta riflette la sua volontà di mantenere intatto il messaggio potente e urgente della canzone. Mentre le piattaforme digitali possono offrire una vasta diffusione, spesso rischiano di sminuire l’impatto di un’opera artistica, riducendola a un prodotto di consumo tra tanti. Cosmo vuole che il suo brano resti un atto di denuncia, un mezzo per risvegliare le coscienze su una realtà che non può essere ignorata.