Il FantaSanremo perde un bonus: Beppe Vessicchio ha annunciato che non dirigerà l’orchestra per nessun artista a Sanremo 2023.
Senza Beppe Vessicchio, che Sanremo è. Se lo staranno chiedendo in molti tra gli appassionati della kermesse, fan dell’unico e inimitabile direttore d’orchestra con il pizzetto. In questi giorni il maestro napoletano ha infatti annunciato, in maniera clamorosa e perentoria, che non farà parte del Festival di Sanremo 2023. Non dirigerà nessun artista, dopo ventisei anni sul palco dell’Ariston, con Big o con Giovani. Cade così anche un importante bonus del FantaSanremo 2023.
Beppe Vessicchio non sarà a Sanremo
“Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio“. Quasi un mantra per gli appassionati del Festival. Non a caso, nelle sue ventisei edizioni ‘in gara’ il maestro è stato in più occasioni, soprattutto in anni recenti, accolto da una standing ovation della platea dell’Ariston. Perché il pubblico si affeziona ai suoi eroi, a quei volti rassicuranti che sanno di casa. E non c’è nessuno, a Sanremo, che sia stato più di casa del grande maestro.
Intervistato da La Stampa, a confessare questa sua assenza è stato lo stesso Vessicchio, senza troppi giri di parole: “Non ci sarò, dichiaro ufficialmente che non ho nessuna direzione per nessuno degli artisti in gara, né nei giovani, né nei Big. L’anno scorso ho compiuto ventisei presenze come direttore e posso fare delle pause“.
La sua storia a Sanremo e il bonus al FantaSanremo
E pensare che anche lo scorso anno la sua partecipazione fu in serio pericolo. Non per scelta, quanto per il contagio da Covid, che rese il suo debutto posticipato di qualche giorno. Alla fine riuscì comunque a essere presente al fianco de Le Vibrazioni di Francesco Sarcina, suo grande amico anche al di fuori del palco.
La sua storia a Sanremo è iniziata nel 1990, quando accompagnò la grande Mia Martini con il brano La nevicata del ’56. Per ben quattro volte il Festival per lui ha poi conciso con la vittoria: nel 2000 con gli Avion Trave e il brano Sentimento, nel 2003 con Alexia e Per dire di no, nel 2010 con Valerio Scanu e Per tutte le volte che e l’anno seguente con Roberto Vecchioni e Chiamami ancora amore.
In quattro occasioni ha anche vinto il premio come miglior arrangiatore, nel 1994, 1997, 1998 e 2000. I suoi anni sabbatici sono stati invece, prima, di questo, due. Nel 2016 si parò di una sua assenza, un vuoto che scatenò la reazione furiosa del web. Alla fine comparve però nella seconda serata, a sorpresa, per dirigere Patty Pravo. Non ci fu invece alcuna sorpresa nel 2017 e nel 2019, tra le proteste del pubblico che avrebbe voluto vederlo su quel palco a tutti i costi.
E non dovrebbe esserci nemmeno quest’anno. Una brutta notizia per tutti i suoi fan e anche per i giocatori del FantaSanremo. Il suo nome era infatti associato a un bonus da 25 punti che, a questo punto, è definitivamente caduto.