Tom DeLonge è tornato nei blink-182, ma perché aveva lasciato la band? Ecco cosa era successo tra lui, Hoppus e Barker.
Finalmente i fan dei blink-182 sono stati accontentati: Tom DeLonge è tornato nel gruppo. Dopo oltre sette anni con Matt Skiba alla voce, la band californiana ha finalmente potuto accogliere nuovamente il cantante e chitarrista, per riformare la formazione classica, quella dei più grandi successi della loro carriera. Tutto è bene quel che finisce bene… ma perché Tom aveva lasciato il progetto nell’ormai lontano 2015? Ecco cosa era successo tra l’artista appassionato di UFO, Mark Hoppus e Travis Barker.
Blink-182: perché Tom DeLonge aveva lasciato la band
Tom era stato tra i fondatori del gruppo nel 1992, insieme a Mark Hoppus e a Scott Raynor (batterista della band prima dell’arrivo di Barker). Dopo dieci anni a ritmo forsennato, già nel 2002 i blink decisero di mettersi in pausa per dedicarsi ad altri progetti. In quel periodo Tom e Travis crearono anche un progetto parallelo, sciolto poi dopo un solo anno.
Dopo il primo scioglimento, il gruppo tornò a riunirsi nel 2009, con rinnovata energia e grande voglia di mettere in musica tutte le loro idee. Nacque così Neighborhoods, il primo album della formazione dopo otto anni di silenzio. Il disco che avrebbe dovuto rilanciarli, ma che divenne in qualche modo la pietra tombale di quella fase della loro carriera.
La rottura dei blink-182 e l’arrivo di Matt Skiba
Era evidente che le cose non andassero bene tra Tom, Mark e Travis. In particolare, il primo sembrava sempre più distante e distratto, desideroso di dedicarsi ad altri affari piuttosto che alla musica. Così, non sorprese quasi nessuno il fatto che, il 30 dicembre 2014, arrivò nelle caselle postali di Hoppus e Barker una email del manager di DeLonge, in cui venivano informati della sua volontà di non partecipare alle registrazioni di un nuovo album per potersi dedicare ad affari “extra-musicali”. Di fatto, fu attraverso quella email che Tom sancì la sua uscita dal gruppo a tempo indeterminato.
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Una decisione che venne accolta con apparente freddezza dagli altri membri del gruppo, al punto che in un’intervista di quegli anni Hoppus commentò l’accaduto con queste parole: “È stato un sollievo quando Tom ha deciso che non voleva far più parte della band. Era una cosa ovvia da anni che non era più felice nei blink-182. Per anni, almeno io e Travis, ci siamo detti che i blink erano la nostra priorità. Potevamo fare altre cose, ma la band veniva sempre prima“. Per questo motivo i due decisero di accettare la volontà di Tom e di andare avanti anche senza di lui, affidandosi all’amico Matt Skiba, già leader degli Alkaline Trio. Il resto è storia.