The Weeknd, Dawn FM: la recensione del quinto album
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Dawn FM: fantasmi, rancori e speranze di The Weeknd

The Weeknd, Dawn FM

The Weeknd, Dawn FM: la recensione del quinto album del cantautore canadese di Take My Breath.

A stappare il 2022 per quanto riguarda la grandissima musica internazionale è stato The Weeknd. Il cantuatore canadese, simbolo dell’R&B di classe dell’ultimo decennio, oltre che del revival anni Ottanta che ha travolto il mondo della musica, anche in Italia, in quest’ultimo lustro, ha lanciato subito, a sorpresa, un nuovo disco. Si tratta della sua quinta fatica in studio e si porta con sé un fardello straordinario: raccogliere l’eredità di uno degli album migliori del Ventunesimo secolo, After Hours. Un peso grande, forse troppo. Anche se Dawn FM non delude i fan e anzi conferma ormai lo status di leggenda vivente raggiunto da Abel. A discapito delle sue diatribe con la Recording Academy.

The Weeknd, Dawn FM: la recensione

Alternative R&B è la definizione che viene data alla musica di The Weeknd. Ma nel suo mondo sonoro c’è di più. C’è uno studio certosino di ogni dettaglio, una maniacale attenzione a ciò che in passato c’è stato, e che ha funzionato, da rinverdire e trasportare in un’epoca in cui la tecnologia, anche in campo musicale, ha fatto passi da gigante.

The Weeknd, Dawn FM
The Weeknd, Dawn FM

Per alcuni musicista inarrivabile, per altri genio del marketing, The Weeknd è senza ombra di dubbio uno dei volti più rappresentativi della musica internazionale del ventunesimo secolo. Un artista che è stato capace, nel suo piccolo, di apportare una rivoluzione sonora che ha portato a compimento un revival in atto da anni. Con Dawn FM la sua voglia di sperimentare in un mondo che prende a pieno mano dagli anni Ottanta arriva a un nuovo livello, ulteriore, di complessità.

Ambizioso, come sempre, Abel ha costruito un’avventura che, nel concept, richiama vecchie idee già sperimentate da tanti in passato. Costruisce di fatto una radio, la sua radio, su cui trasmettere solo le sue canzoni, intervallate da qualche momento parlato e, perché no, da brevi spot pubblicitari, jingle e quant’altro serve per farci immergere davvero in un’atmosfera che sa di anni Cinquanta (non musicalmente), quando i televisori non erano ancora diffusi e per intrattenersi quasi tutti erano costretti ad accendere il proprio apparecchio radiofonico e a gustarsi quanto proposto dai deejay.

Con l’aiuto di pochissimi amici, ma dal nome prestigioso, come Tyler the Creator, Lil Wayne, Quincy Jones e dalla guest star Jim Carrey, l’artista canadese ci ha trasportato in un mondo sonoro vecchio e nuovo, travolgente e caldo, nella sua inevitabile malinconia. Quella malinconia che appare già dalla copertina, in cui The Weeknd è protagonista assoluto, in primo piano, con un volto invecchiato artificalmente. Capelli grigi, barba bianca, ma occhi più espressivi che mai, gli occhi di chi dà un’occhiata al futuro, che non è quello che forse ci si sarebbe attesi. Perché di futuro, di dolore, di occasioni mancate, di speranze, di passato. Di tutto questo si parla in questo disco proiettato in avanti, immerso nella nostalgia, moderno ma superato. Da ascoltare con l’attenzione di chi sa che da ciò che è stato, non si sfugge più. Piaccia o meno.

Dawn FM: la tracklist

1 – Dawn FM
2 – Gasoline
3 – How Do I Make You Love Me?
4 – Take My Breath
5 – Sacrifice
6 – A Tale by Quincy
7 – Out of Time
8 – Here We Go… Again (feat. Tyler, the Creator)
9 – Best Friends
10 – Is There Someone Else?
11 – Starry Eyes
12 – Every Angel is Terrifying
13 – Don’t Break My Heart
14 – I Heard You’re Married (feat. Lil Wayne)
15 – Less Than Zero
16 – Phantom Regret by Jim

Voto: 7.5

Di seguito il video di Take My Breath:

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