Dopo il successo di “Storie brevi”, Tananai ha parlato del suo legame con Annalisa e di come lo ha preso la sua fidanzata.
In un mondo della musica dove le collaborazioni sono sempre più frequenti, non è raro che si creino legami professionali intensi tra i cantanti. Tananai e Annalisa sono un esempio perfetto: i due artisti hanno unito le loro voci nel singolo “Storie brevi“, un successo indiscusso, confermato dalle oltre 200 mila copie vendute e dalla certificazione come doppio disco di platino.
Entrambi gli artisti sono impegnati in una relazione, ma secondo alcuni rumors il rapporto di complicità che si è venuto a creare tra i due avrebbe causato gelosie ed incomprensioni con i rispettivi partner: ecco cosa ha rivelato Tananai a Vanity Fair!
Tananai parla della gelosia della fidanzata
“È stato scritto che la tua fidanzata non abbia preso bene il feeling con Annalisa” – esordisce la giornalista. “Falsissimo.” – replica Tananai – “È una canzone passionale. Siamo due interpreti, cantanti e musicisti, è ovvio che sentiamo la musica. E quella canzone, essendo passionale, era ovvio che l’avremmo cantata sul palco divertendoci e sentendo le parole di quello che raccontavamo“.
Poi ha precisato: “Nè la mia ragazza nè suo marito hanno mai espresso disappunto a riguardo“. E se non fossero stati entrambi fidanzati sarebbe potuto nascere qualcosa tra loro?, chiede ancora ancora la giornalista. “Non lo so” – risponde Tananai – “Le voglio bene, è una ragazza molto simpatica e attraente. Se me lo chiedi ora ovviamente ti dico no. Io sono fidanzato e lei sposata“.
Le parole di Annalisa
Anche Annalisa, qualche mese fa, aveva parlato del suo rapporto con il collega: “Io e Tananai, al di là della cifra artistica, secondo me sovrapponibile, siamo proprio amici, persone che stanno bene insieme. Questo non significa che nella musica funzioni sempre così: bisogna sapersi coltivare i propri spazi, i propri rapporti“.
“Chiaramente non è facile,” – prosegue – “perché spesso quando siamo a riposo viviamo in posti lontani, ma ci si sente spesso per questioni che non sono di lavoro. E quando ci vediamo in contesti non professionali, le assicuro, non parliamo di lavoro. C’è spazio, ecco, per amicizie vere: vanno coltivate“