Dalle assenze di alcuni grandi big come Morgan o Emma al vasto panorama indie italiano: ecco gli artisti esclusi dal Festival.

Annunciati i presentatori, gli ospiti, i big e i giovani di Sanremo 2018, oramai è solo questione di tempo e l’attesa per la sessantottesima edizione del Festival, quest’anno guidato dal grande Claudio Baglioni, cresce sempre di più. Ma come tutti gli anni, impossibile non parlare dei grandi esclusi, e di tutti gli artisti che per un motivo o per l’altro non vedremo esibirsi sul prestigioso palco del Teatro Ariston.

Sanremo 2018: gli artisti esclusi

Cominciamo dai Big. Delusioni amare per tanti grandi artisti italiani, fuori dal listone delle preferenze di Claudio Baglioni. Fra gli esclusi, i nomi che spiccano maggiormente sono sicuramente quelli di Morgan, Emma Marrone e Loredana Bertè, ma anche Arisa, L’aura, Malika Ayane, Marco Carta e tanti altri.

Cominciamo proprio dal primo, Marco Castoldi, in arte Morgan, fra i più grandi cantautori del nostro paese, ma che al popolino piace più ricordare come l’eccentrico ex giudice di X Factor. L’artista lo aveva promesso: sarebbe arrivato a Sanremo con una canzone bellissima, anzi, con una delle più belle canzoni degli ultimi 40 anni. Purtroppo, però, non ci sarà spazio sull’Ariston per lui.

E in fondo, bisogna dirlo, è proprio un peccato. Perché uno come Morgan, sempre sulla bocca di tutti per interviste, gossip e scoop, un’occasione per far vedere chi è davvero, forse questa volta l’avrebbe meritata.

Morgan
FONTE FOTO: https://www.instagram.com/inartemorgan/

A seguire c’è Emma Marrone, e con lei tutta la compagnia degli Amici di Maria De Filippi. E non a caso, eccezion fatta per i Kolors e Annalisa, usciti dal programma un bel po’ di tempo fa, per il resto non c’è traccia di altri concorrenti. Per quanto riguarda Emma, invece, anche lei non calcherà il palco di Sanremo, ma a breve la vedremo nuovamente in tour con il suo nuovo disco in uscita.

Ultimo grande nome della lista di chi non ci sarà quest’anno è Loredana Bertè. A dire il vero, a far parlare non è stata tanto la sua esclusione, piuttosto le sue dichiarazioni successive, che hanno fatto trasparire una forte amarezza e delusione. Ecco il post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook:

«Sul palco sono rose e fiori, dietro le quinte è guerra grande… Sono molto amareggiata. Mi sono attenuta al regolamento del Festival di Sanremo presentando, tramite i canali ufficiali, nei tempi e nei modi richiesti, un pezzo al quale credevamo molto. Il giorno prima della comunicazione dei nomi dei big in gara ARRIVA LA DOCCIA FREDDA: sono stata contattata dal portavoce del direttore artistico, il quale mi ha proposto una canzone di Biagio che era pervenuta alla commissione […] 

Alla fine ho deciso di restare fedele alla mia scelta artistica, sicura che avrei dovuto rinunciare al festival. Mi spiace per il mio pubblico che aspettava di rivedermi su quel palco, ma ho preferito essere fuori da Sanremo e non tradire il mio mondo artistico piuttosto che essere in gara con qualcosa che non mi somigliava».

Una polemica, dunque, relativa al pezzo con cui avrebbe dovuto partecipare e alla quale numerosissimi fan hanno risposto, esprimendo affetto e solidarietà per la cantante di Reggio Calabria.

Dov’è il panorama indie italiano?

Passiamo agli altri artisti esclusi, e più nello specifico, a tutto ciò che concerne la realtà indipendente (che tanto più indipendente, alla fine, non è). L’eccezione che conferma la regola, in questo caso, sono sicuramente Lo Stato Sociale, band che negli ultimi anni è arrivata a grandi traguardi, e lo dimostra la loro partecipazione al Festival. Eppure, tolta la presenza della band bolognese, la domanda sorge spontanea: e tutti gli altri?

Perché se è vero che Sanremo è Sanremo, l’impressione è che da molto tempo oramai il Festival tenda a rispecchiare un’Italia che non esiste. Questo non significa che i cantanti in gara siano solamente vecchie conoscenze, reunion di storiche band e quant’altro, d’accordo.

Vero è anche, tuttavia, che negli ultimi anni il panorama musicale nostrano ha aperto (finalmente) a tanti artisti decisamente interessanti e di valore, e che molti anni fa sarebbero stati destinati a quel sottobosco perenne che i più chiamano come scena indie.

Levante
FONTE FOTO: https://www.instagram.com/levanteofficial/?hl=it

The Giornalisti, Levante, Coez, Calcutta, Cobalto e Cosmo sono solo i nomi più altisonanti che possiamo citare a titolo esemplificativo, band e cantautori che avrebbero certamente portato una folata di aria fresca all’edizione 2018 di Sanremo, e che lo avrebbero reso più appetibile a un pubblico giovane. E la sensazione è che un solo nome (Lo Stato Sociale) per rappresentare un mondo che nell’ultimo anno è cresciuto di misura sia davvero, davvero poca roba.

Insomma, siamo sicuri che quello dell’edizione Baglioni sarà di certo un grande festival: i nomi non mancano, e le sorprese saranno sicuramente all’ordine del giorno. Ma pare che anche quest’anno, a tutti i telespettatori, sarà servita un’immagine distorta e non così veritiera di quello che sta realmente accadendo alla musica italiana.

E per l’amor del cielo, che poi non si dica più che i giovani non guardano Sanremo.

FONTE FOTO: https://www.instagram.com/levanteofficial/?hl=it, https://www.instagram.com/inartemorgan/

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Emma Marrone Morgan Sanremo

ultimo aggiornamento: 23 Gennaio 2018 9:31


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