Samuel, BrigataBianca: la recensione del secondo album da solista del cantante dei Subsonica, tornato alle radici elettroniche e all’amore per il cantautorato.
BrigataBianca è il secondo album da solista di Samuel. Un lavoro completo e complesso, che non si può liquidare con un ascolto distratto o futile, summa del suo percorso fin qui, sia con i Subsonica che negli altri progetti della sua vita artistica. Al suo interno c’è tutto quello che il suo Golfo Mistico, nome del suo progetto attuale, può offrire: si ritorna senza più alcun timore alle radici elettroniche che hanno fatto la sua fortuna, ma si guarda al mondo hip hop e a una certa tribalità , senza perdere di vista il pop e il cantautorato di qualità .
Samuel: la recensione di BrigataBianca
In sede di presentazione, l’artista torinese sottolinea la particolarità di questo disco, in cui prova a ritrovare le sue radici cantautorali, quelle del ragazzo che in gioventù ascoltava De Gregori, Conte, De André e Fossati per poi andare la sera a divertirsi in discoteca. Due anime che s’incontrano, quella introspettiva e poetica, quella più godereccia, da club, per una fusione che riesce, ma solo in parte.
Se infatti è vero che una certa ricerca d’ispirazione cantautorale in questo BrigataBianca è rintracciabile, complice la presenza di tanti ospiti provenienti anche da questo mondo, come Colapesce (Cocoricò) e Fulminacci (Felicità ), è altrettanto vero che l’anima di Samuel rimane intrinsecamente legata al mondo dell’elettronica, e che questo suo ritorno alle origini finisce per prendere il sopravvento, fino a spingersi all’estremo con pezzi puramente da club, come Bum bum bum insieme a Ensi.
D’altronde, questa varietà di suoni e ispirazioni viene tradotta dalla partecipazione di musicisti e producer di diversa estrazione: si va da Roy Paci a Johnny Marsiglia, passando per Ale Bavo, Dade, Mace & Venerus, Machweo, Michele Canova, Federico Nardelli e Strage. Spazio al mondo hip hop, con il ritorno anche dell’amico Willie Peyote, ma spazio anche all’anima pop più ‘da classifica’. Il tutto tentando di non perdere identità . Missione riuscita? In fin dei conti sì, anche se la sensazione è che si potesse rischiare ancora di più, specialmente sul versante meramente cantautorale.
BrigataBianca: la tracklist
1 – Gira la testa
2 – Giochi pericolosi (feat. Willie Peyote)
3 – Se rimani qui
4 – Tra un anno
5 – Cocoricò (feat. Colapesce)
6 – Bum bum bum bum (feat. Ensi)
7 – Nemmeno la luce
8 – Io e te
9 – Felicità (Fulminacci)
10 – Quella sera
11 – Dimenticheremo tutto
12 – Vorrei
13 – Palermo (feat. Johnny Marsiglia)
14 – Veramente
15 – Chi da domani ti avrÃ
Top: Palermo – Chi da domani ti avrÃ
Voto: 7-
Di seguito l’audio di Palermo con Johnny Marsiglia: