Dopo essere stato insultato da Ghali sugli spalti di San Siro durante il derby, Matteo Salvini ha voluto replicare sui social: ecco le sue parole.
“Perché tanta cattiveria?“, si chiede Matteo Salvini nel suo ultimo post, rivolgendosi a Ghali. A distanza di ventiquattr’ore dal battibecco sugli spalti di San Siro durante il derby, diventato virale sui social, il leader della Lega ha voluto rispondere agli insulti ricevuti dal trapper di origini tunisine. E da uomo di pace quale è, ha preferito tendere la mano invece di attaccare dando ancora spazio a una polemica per il momento priva di contenuti. Ecco le parole del numero uno del Carroccio consegnate attraverso un post Instagram.
Ghali attacca Salvini: la replica del politico
Il politico a capo della Lega è stato protagonista di uno scontro a distanza con Ghali sugli spalti di San Siro durante il derby. Un bisticcio diventato virale sui social grazie ad alcuni video girati dagli altri spettatori, e che è stato commentato anche da altri artisti come Jake La Furia. Quest’ultimo, ai microfoni di Radio 105, ha affermato: “Tralasciando le buone maniere, io avrei fatto la stessa cosa. Lo avrei insultato e mi spiace non esserci stato, sono contro qualsiasi cosa Salvini pensi. Ognuno deve ricevere quello che dà“.
Parole che hanno trovato una replica molto pacifica da parte di Salvini sui social: “La musica e l’arte dovrebbero esprimere e alimentare gioia, armonia, amicizia, positività, bellezza. Perché tanta cattiveria ragazzi miei? Solo per cercare un po’ di notorietà? Vogliamoci bene, peace and love“.
Cosa si sono detti Ghali e Matteo Salvini?
Ma cosa è successo davvero tra Ghali e Salvini sugli spalti di San Siro? Una ricostruzione dei fatti è stata data da Dagospia. Secondo il celebre sito il pandemonio si sarebbe scatenato dopo il gol del pareggio del Milan, che sembrava essere stato messo a segno dal difensore di origini nigeriane Tomori (invece si è trattato di un’autorete dell’interista de Vrij). In quel momento il trapper si sarebbe scatenato contro Salvini, inveendo con concetti simili a questi: “Buffone, tu che ca**o esulti? Ha segnato un nero. Un nero come me e come tanti di quelli che tu fai morire in mare! Vergognati“.
Secondo la ricostruzione della Lega, invece, le cose sarebbero andate diversamente. Il politico sarebbe stato aggredito da Ghali mentre era in tribuna con il figlio, senza alcun motivo. Il trapper gli avrebbe urlato insulti e accuse farneticanti a proposito dell’immigrazione, prima di essere allontanato. Salvini non aveva in quel momento nemmeno riconosciuto il trapper, né aveva capito il motivo della sua rabbia.
Interventuo a Quarta Repubblica, lo stesso Salvini ha aggiunto di non conoscere né Ghali né Jake La Furia, essendo legato a un altro genere di musica. Si trovava a San Siro solo per godersi una partita con il figlio, e invece si è ritrovato attaccato sul piano personale, con accuse che vanno dall'”assassino” al “razzista” e “fascista“. “Il Covid ci dovrebbe insegnare che il nemico è la malattia, la disoccupazione, la precarietà, la criminalità, non Salvini“, ha concluso molto amareggiato il leader del Carroccio.