Pearl Jam, Gigaton: la recensione dell'undicesimo album della band
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Gigaton: l’energico ritorno dei Pearl Jam

Eddie Vedder dei Pearl Jam

Pearl Jam, Gigaton: la recensione dell’undicesimo album della band guidata da Eddie Vedder.

Dopo un’attesa lunga sette anni, i Pearl Jam hanno sfornato un nuovo album, il loro primo disco nell’era Trump. E si sente. Le tematiche sono forti, attuali, guardano alla politica ma anche a noi stessi. Il risultato? Un bel calderone di rock malinconico che ci lascia però la speranza: combattere per un mondo migliore non è mai inutile.

Non ci poteva essere ritorno migliore per Eddie e compagni, ancora freschi, moderni e capaci di rimanere se stessi in un mondo che cambia, e non sempre in meglio.

Pearl Jam, Gigaton: la recensione

Si alternano alla scrittura i cinque membri della band, con Vedder a fare da padrone, come è giusto che sia, ma con molti momenti corali, brani partoriti insieme, e qualche pezzo lasciato alla libera fantasia dei vari McCready, Cameron, Ament e Gossard.

Quel che ne viene fuori è un lavoro polifonico, a più voci, ma anche un lavoro compatto, solido, coeso come raramente si era potuto vedere nei Pearl Jam del nuovo millennio.

Eddie Vedder dei Pearl Jam
Eddie Vedder dei Pearl Jam

Si parte in maniera difficile con Who Ever Said, un pezzo scritto bene ma che non scalda il cuore, per poi lasciarsi andare a un lungo viaggio fatto di brani di alto e altissimo livello.

I momenti migliori sono il primo singolo, quella Dance of the Clairvoyants che sa quasi di synthpop, ma anche la pinkfloydiana Seven O’ Clock e la stupenda ballata acustica Comes Then Goes, ma è tutto il disco che, grazie anche alla sapiente e fresca cura di un nuovo produttore, Josh Evans, rimane su binari in parte già conosciuti, ma non per questo poco efficaci.

Insomma, i Pearl Jam guardano al futuro senza dimenticare il passato, citano gli amici, gli idoli, se stessi, e raccontano la storia di un’attualità difficile, di un pianeta che sta soffrendo per scelte scellerate di noi esseri umani, di una rivoluzione che deve partire da noi stessi per poi allargare gli orizzonti al mondo intero.

Gigaton: la recensione

1 – Who Ever Said

2 – Superblood Wolfmoon

3 – Dance of the Clairvoyants

4 – Quick Escape

5 – Alright

6 – Seven

7 – Never Destination

8 – Take the Long Way

9 – Buckle Up

10 – Comes Then Goes

11 – Retrograde

12 – River Cross

Top: Dance of the Clairvoyants – Seven O’ Clock – Comes Then Goes

Flop: Who Ever Said

Voto: 8+

Di seguito il video ufficiale di Dance of the Clairvoyants:

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/PearlJam

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