Continua a far parlare di sé il dottor Murray, che nel suo libro racconta le verità di Michael Jackson, la stella del pop scomparsa sette anni fa.
Sta facendo discutere non poco il libro del dottor Murray, “This Is It”, quello che parla di alcuni dei segreti di Michael Jackson. Non solo del fatto che il re del pop avesse un debole per l’allora undicenne Emma Watson, ma molto altro. Il dottor Murray è colui che diede il propofol a Michael Jackson: è l’anestetico che avrebbe portato alla morte l’artista, cosa per la quale il dottore è stato condannato a 4 anni di carcere per omicidio colposo. Murray continua a far parlare di sé e del suo libro, con interviste esclusive e particolari che secondo quanto racconta sono stati a lui rivelati dallo stesso cantante. “Michael aveva un sacco di segreti che si portava appresso come un peso”, ha detto Murray. “Diceva di essere un chiaroveggente, mi diceva “Conrad, la mia e la tua vita diventeranno inseparabili per il resto dei giorni, lo vedo perché sono un chiaroveggente”.
“Non sapevo dei problemi di droga di Michael”
Jackson, a quanto pare, voleva il libro: “È per questo che ho deciso di scrivere un libro, sono sette anni ormai dal momento in cui tutto è cominciato, questa enorme catastrofe della mia vita e la scomparsa di Michael”, continua Murray. “Michael non mi ha mai messo al corrente dei suoi problemi con le droghe e questa è la cosa principale per cui lo incolpo. Sono arrabbiato per questo, ha compromesso il mio sostentamento, la mia intera carriera non dicendomi questa cosa. Non lo avrei frequentato se lo avessi saputo”.
Il desiderio di Murray
Il dottore ha un desiderio: incontrare i figli di Michael Jackson. Murray si autodefinisce un capro espiatorio, accusando la famiglia (ma non i tre figli) di puntare solo ai soldi della star. “Se i figli volessero incontrarmi, sarei contento di farci due chiacchiere, mi importa di loro, gli voglio bene”, ha detto Murray in una delle ultime interviste concesse.